L’onda lunga delle inchieste di Report, come la chiama il conduttore del programma televisivo Sigfrido Ranucci, ha colpito a distanza di quasi 3 anni. L’inchiesta sui diamanti del giornalista Emanuele Bellano andata in onda nell’ottobre del 2016 ha portato a una lunga lista di sequestri per un valore di 700 milioni di euro.

“Non accade spesso che dopo un’inchiesta televisiva scattino sequestri di questo tipo. In alcune di quelle banche ho i miei conti correnti, chissà come mi accoglieranno quando mi presenterò!” [Ride N.d.R.]

Di cosa parliamo? Diamanti: dall’inchiesta di Report (Rai 3) è venuto fuori un sistema di consulenze bancarie non tanto convenienti. Alcune società avrebbero spinto investitori e risparmiatori a comprare diamanti valutati più del loro valore di mercato e come tali difficili da rivendere, se non alle stesse aziende e con gravose commissioni.

Per mezzo di un decreto eseguito dalla Guardia di Finanza di Milano è in corso il sequestro preventivo di 700 milioni di euro a carico di cinque istituti bancari (Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Banca Aletti) e delle società Intermarket Diamond Business spa (IDB) e Diamond Private Investment spa (DPI).

“Da quando abbiamo iniziato a denunciare, questo mercato si è fermato – commenta Ranucci – un diamante se lo paghi il prezzo giusto è un buon investimento. Come per l’oro la quotazione è stabile nel corso del tempo, il problema qui è all’origine della valutazione. A fronte di un valore di 1700 euro venivano pagati anche 7000 euro!”

Un’inchiesta ben riuscita, quella di Emanuele Bellano, che dimostra che “non è vero che dopo le inchieste andate in onda non succede nulla”.