Si potrebbe parlare di tutto. E di niente. Cioè di questa coppa Italia che è una ciofeca, per chi l’ha pensata, per chi l’ha allestita, per chi la tiene in vita contro ogni logica di mercato. Si potrebbe parlare di Lazio Novara alle tre del pomeriggio, mentre Novara Lazio, dico in Piemonte, avrebbe richiamato popolo di pallone mentre l’Olimpico era una miseria a vedersi e soprattutto a sentirsi.

Anzi una vergogna con quella solita ciurma di ignoranti che poi rientra a casa e penso ai parenti e affini, della stessa risma forse, discarica di una società allo sbando. Questo è il nostro football, oltre i risultati del campo, questo è quello che ci meritiamo fino al momento in cui non ci ribelleremo, pulendo lo sterco che ci circonda. Una riga sulla Lazio, bella e fresca con Milinkovic Savic e Luis Alberto da belle epoque. Una riga sul Novara che ha fatto la sua figurina nella vacanza romana. Aspettiamo il resto, cioè Inter-Benevento per conoscere l’avversaria nei quarti. Roba piccola ma è quello che ci resta.

Tony Damascelli