Un mercantile inviato dalla guardia costiera libica ha soccorso un’imbarcazione con 100 migranti in difficoltà al largo delle coste libiche. Secondo quanto riferito in un tweet da Alarm Phone, che ieri aveva segnalato l’emergenza parlando di una situazione disperata a bordo, i migranti verranno fatti sbarcare a Misurata. Per l’organizzazione, questo “violerebbe le leggi internazionali”, riportando i migranti dopo 24 ore in mare “nell’inferno della Libia”.

Sono stati tre ieri gli eventi nell’area di responsabilità SAR libica su cui è intervenuta la Guardia Costiera locale. Nei primi due la Libia, assunto il coordinamento, ha recuperato circa 140 migranti inviando sul posto una propria motovedetta. Intorno le 13.15 la Guardia Costiera italiana, spiega una nota, veniva informata da ”Watch the Med Allarm Phone”, che era stata contattata più di due ore prima, della presenza di migranti a bordo di un gommone in area libica, senza rappresentare particolari criticità quale la presenza di acqua a bordo.

La Centrale operativa di Roma come previsto dalla normativa internazionale sul SAR ha immediatamente contattato la Guardia Costiera libica, nella cui area di responsabilità era in corso l’evento, che ha assunto il coordinamento e non potendo mandare propri mezzi perché impegnati nei precedenti soccorsi, ha inviato sul posto un mercantile battente bandiera Sierra Leone. Il mercantile, giunto sul posto, dopo aver recuperato i migranti si dirigerà verso un porto che l’autorità libica coordinatrice indicherà.

Per l’emergenza a bordo dell’imbarcazione con 100 migranti si era mosso ieri il governo italiano sollecitando un intervento della Libia. “Siamo in continuo contatto con la Guardia costiera libica – si leggeva ieri in una nota di Palazzo Chigi – perché effettui questo ulteriore intervento e metta in sicurezza i migranti che sono a bordo”. “Dopo vari giorni di mare agitato – si sottolineava poi – i trafficanti di esseri umani hanno riapprofittato di questo weekend di mare calmo per agire nuovamente”.