Arrivano reddito e quota 100

Sono passate da poco le 19.30 quando, alla fine del Consiglio dei ministri, arriva il via libera al decreto su quota 100 e reddito di cittadinanza, le due misure bandiera del governo gialloverde. “Oggi è un giorno storico – afferma il vicepremier Luigi Di Maio – in 20 minuti il cdm ha dato il via libera” a una norma “fondamentale che istituisce un nuovo welfare state in Italia”. Ventisette gli articoli che compongono il testo del decreto legge che vara il sussidio contro la povertà e le nuove pensioni anticipate per chi ha maturato almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi. “Sono certo – aggiunge Di Maio – che quota 100 e il reddito di cittadinanza creeranno nuovi posti di lavoro”.

A fargli eco è il premier Giuseppe Conte, presente in conferenza stampa con l’altro vicepremier Matteo Salvini: “Oggi abbiamo adottato un dl contenente due misure che non rispondono a estemporanee promesse fatte in campagna elettorale in maniera improvvida” spiega Conte ma” costituiscono il tassello “di una politica economica sociale di cui andiamo fieri”. Soddisfatto anche Matteo Salvini. Per il ministro dell’Interno “più di così, in sette mesi non era facile fare. Tra un anno poi ci troviamo qui e vediamo chi aveva ragione, se noi o la Fornero. Io un’idea ce l’ho…” aggiunge Salvini, dedicando quota 100 all’ex ministra e all’ex premier Mario Monti: “E’ un punto di partenza non di arrivo, obiettivo finale è quota 41, quindi la signora Fornero si prepari piangere ancora” aggiunge Salvini.

Quanto alle due misure che compongono il decreto, tra le novità di quota 100 – che sarà operativa a partire da aprile – c’è la finestra di uscita per gli statali a partire dal 1° agosto 2019 per chi ha maturato i requisiti all’entrata in vigore del decreto e la possibilità di andare in pensione in anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi, se uomini, e con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne. Per tutti i pensionati pubblici, inoltre, è prevista la possibilità di avere subito l’anticipo di fine rapporto fino a 30.000 euro.

Il reddito di cittadinanza, invece, riguarderà circa 5 milioni di persone che si trovano al di sotto della soglia di povertà assoluta e scatterà dal prossimo aprile. La decorrenza, invece, scatterà dal mese successivo a quello della richiesta. A marzo sarà pronto il sito per il reddito di cittadinanza e le domande per accedere al sussidio, potranno essere effettuate per via telematica, presso gli sportelli Inps, le Poste e i caf. A verificare il possesso dei requisiti sarà l’Inps. Per i pensionati che vivono sotto la soglia di povertà, invece, è prevista la pensione di cittadinanza.

Il reddito verrà erogato attraverso una prepagata di Poste Italiana e chi otterrà i soldi del reddito non potrà spenderli per il gioco azzardo e rischia di perderli se non li spende entro un mese. “Quei soldi – spiega Di Maio – si devono iniettare in economia, i cinque milioni di fruitori meritano aiuto, ma è una misura importante anche dal punto di vista economico”. Dopo l’accettazione, il beneficiario verrà contatto dai Centri per l’impiego per individuare il percorso di formazione o reinserimento lavorativo da attuare. “Nessuno potrà restare sul divano” ribadisce Di Maio. Chi fornisce dati falsi rischia da 2 a 6 anni di carcere.