E’ andato bene il debutto di Marotta in tribuna, che alla fine ha salutato e abbracciato tutti, esattamente come faceva con Andrea Agnelli, Nedved e Paratici. Situazioni che cambiano, con l’Inter che ha battuto l’Udinese con il rigore e il cucchiaio coraggioso di Icardi. E’ ripartita dunque in campionato la squadra di Spalletti, che ha avuto risposte positive dal suo centravanti, da Joao Mario e in pochi minuti si è forse convinto che Lautaro Martinez è un giocatore molto importante.

Suo papà ha sbagliato sicuramente tempi e modi per manifestare il desiderio di vedere il figliolo più in campo, ma nella sostanza non c’è dubbio che il giovane attaccante abbia la legittima aspirazione di vedere più il campo. E’ bastato il quarto d’ora finale con l’Udinese per confermare tutte le sue qualità, fisiche e tecniche. Lautaro Martinez ha forza nelle gambe e nei contrasti, non a caso è soprannominato <El Toro>,  ma anche tecnica e spregiudicatezza. Sarà stato un caso ma in un momento di leggera flessione della partita, ci ha pensato lui a ridare la scossa, dando anche la sensazione di essere una spalle ideale per Icardi. Così come il centravanti e capitano nerazzurro ama l’ara di rigore e vive per governarla e gestirla, così Lautaro Martinez ha la generosità per girare intorno, in cerca degli spazi e dei palloni giusti. Insomma, Spalletti può brindare alla vittoria in un monento delicato dopo l’eliminazione dalla Champions e può anche affrontare con serenità un legittimo dubbio: ma non è che  Lautaro Martinez è davvero il compimento ideale di Icardi?

Alessandro Vocalelli