Finalmente è stato raggiunto l’accordo tra il governo italiano e la commissione europea. E’ una buona notizia, su questo non ho dubbi. Quante banalità abbiamo però letto, ascoltato e continuiamo ad ascoltare e leggere: e uso il termine banalità e non bugie o propaganda perché siamo a Natale.

Prima banalità: Giuseppe Conte è un prestanome senza alcun peso politico.  Risulta invece che sia stato decisivo nella trattativa che ha portato ad evitare l’apertura di un procedimento d’infrazione nei confronti dell’Italia. Chi continua a sostenere che Conte sia una figura priva di spessore lo fa per evidente pregiudizio.

Seconda banalità: il governo Lega-M5s è un’accozzaglia di dilettanti. Provateci voi a condurre una trattativa con i burocrati diBruxelles e poi ne riparliamo.

Terza banalità: il tira e molla con le istituzioni europee ha fatto alzare lo spread e ha bruciato i soldi degli italiani. Chi ha sostenuto questa vera e propria bufala dovrebbe adesso spiegare dove vanno i soldi “generati” dalla diminuzione dello spread a seguito dell’accordo raggiunto. Siamo tutti diventati più ricchi?

Infine una domanda. Premesso che se fosse dipeso da me avrei impiegato risorse per abbassare le tasse sul lavoro che gravano pesantemente su imprese e lavoratori, favorendo quindi le assunzioni, perché coloro che dall’inizio hanno duramente criticato i capisaldi della manovra adesso criticano la loro (forse) mancata realizzazione? Mi spiego: se non vi piacevano quota 100 e reddito di cittadinanza, adesso perché chiedete conto al governo della possibile retromarcia su questi obbiettivi che voi ritenevate dannosi per l’economia del sistema Italia? Ammesso che questa retromarcia ci sia (noncredo) gioite e fate pace col cervello. Amen!

Stefano Molinari