Il Genoa si offre anima e cuore e l’Inter ne approfitta subito, chiudendo la partita in un quarto d’ora e arrotondando (sino a cinque) nella ripresa. Nell’insieme, tra il dare e l’avere, non c’è ovviamente partita. Inter fredda e attenta in difesa e micidiale in avanti, in particolare con Politano e Gagliardini. Niente male Joao Mario, ormai recuperato e addirittura goleador. Rientra Nainggolan e segna: la ciliegina sulla torta nerazzurra. L’Inter passa da una vittoria all’altra (settima consecutiva in campionato) e così facendo risponde al Napoli e spedisce un telegramma al Barcellona.

Handanovic: 6;

regala una palla bassa. Poi per lo più guarda.

D’Ambrosio: 6;

si tiene sulle sue. La fascia destra è abbondantemente coperta da uno straripante Politano.

Skriniar: 7;

capisce prima l’evolversi dell’azione avversaria. Poi, una volta presa, gioca la palla di piatto, tanto per non sbagliare.

De Vrij: 6,5;

fa tutto Skriniar, l’olandese si fa dunque vedere in avanti e per poco non segna, ovviamente di testa.

Dalbert: 6;

come D’Ambrosio: in garitta. Ma con meno personalità dell’italiano. Migliora in fase difensiva.

Gagliardini: 7,5;

fa gol subito, approfittando di un regalo altrui. E si prende un coro tutto per sè. Non abituato, ringrazia con una buona prova e con il bis, grazie a un preciso diagonale

Brozovic: 7;

ha l’espressione di chi si trova altrove. In realtà sbaglia poco o niente. Regista e non solo.

Nainggolan: 7;

pochi minuti e un gol di testa.

Joao Mario: 7,5;

al bis. E se la cava meglio rispetto alla partita dell’Olimpico. Non si limita ad accompagnare l’azione. Partecipa attivamente al primo gol di Gagliardini e a quello di Politano e Nainggolan. Si mette anche in proprio per il quarto gol.

Politano: 7,5;

addirittura imprendibile. Il Genoa, non sapendo appunto come prenderlo, lo lascia fare.

Keita: 6;

al posto di Politano.

Perisic: 6,5;

sta tornando il Perisic che si conosceva.

Borja Valero: 6;

Sostituisce Perisic e si mette in mezzo.

Lautaro: 5;

non entra in partita, ma l’Inter non se ne accorge.

Spalletti: 7;

cambia molto. Può permetterselo per la differenza di qualità e per la stanchezza del Genoa, che mercoledì ha affrontato il Milan. Con i giocatori sui quali può contare l’Inter, ciò che fa, fa bene.

Roberto Renga