La mascherina come simbolo di oppressione: sono in tanti a sostenere questa tesi, specialmente alla luce del fatto che i due enti italiani ad avere maggiore autorità sul tema hanno reso noto che le possibilità di contagiarsi all’aperto sono bassissime. Perché lasciare che i cittadini siano costretti a utilizzarle anche quando si trovino in spazi aperti e isolati? Perché ricattarli con multe salatissime solo affinché le indossino?

La risposta vien da sé secondo Fabio Duranti. Volto coperto come emblema di oppressione, di sottomissione al tiranno, come accade anche nelle religioni più radicali e meno avvezze alla tutela dei diritti umani. “C’è una ragazza che in uno di questi paesi dove la religione prevede di coprirsi il volto ha deciso di protestare. Si chiama Yasaman Ariani ed ha deciso di ribellarsi. Per essersi scoperta il volto è stata arrestata e condannata”.

A raccontare la sua storia in diretta è proprio Duranti che così commenta la questione: “Governi che ti chiedono di mascherarti dicendoti che ci sono motivi per farlo. Motivi che sono caz***e. E allora visto che è una caz***a anche potersi infettare all’aperto, perché noi portiamo questa roba?”

A ‘Un giorno speciale’ con Francesco Vergovich, ecco il video del suo intervento.

Cane senza museruola, padrone con la museruola che camminano da soli lungo il viale: questa credo sia la sconfitta dell’uomo, la cancellazione dell’intelligenza. Quel povero disgraziato che sta con la mascherina perché ha paura di prendere la multa. Quella persona dentro coltiva frustrazione: state creando milioni di mostri! Così come alcune religioni creano queste frustrazioni. Coprire il volto è un simbolo. Un segno di sottomissione. Inutile che poi la spacciano per una questione medica. Come puoi spacciarla per una questione medica i due enti italiani più autorevoli ci dicono che contagiarsi all’aperto è impossibile?

C’è una ragazza che in uno di questi paesi dove la religione prevede di coprirsi il volto ha deciso di protestare. Si chiama Yasaman Ariani ed ha deciso di ribellarsi. Per essersi scoperta il volto è stata arrestata e condannata. Le hanno dato più di 5 anni di carcere solo per questo. Ma come lei tante altre.

Sta facendo il giro del mondo per il suo coraggio, per la sua forza di dire basta con le maschere.

Governi che ti chiedono di mascherarti dicendoti che ci sono motivi per farlo. Motivi che sono caz***e. E allora visto che è una caz***a anche potersi infettare all’aperto, perché noi portiamo questa roba? Perché chi comanda ci impone questa cosa orrenda. Io ho paura di queste persone. Noi dobbiamo ribellarci a questi infami, a questi criminali che si nascondono dietro il fatto che lo fanno per il tuo bene e invece non è vero”.