Più contagiosa, ma meno letale: sono le caratteristiche della nuova mutazione del coronavirus che da ieri sta mettendo a soqquadro l’intera Europa. Più precisamente da quando le autorità inglesi hanno lanciato l’allarme, amplificato dal Governo locale che non esitato a definirla “fuori controllo”.

Poco dopo la notizia alcuni Paesi del continente, tra i quali l’Italia, si sono precipitati a sbarrare gli spostamenti diretti con Londra. Ma non è comunque bastato a evitare che la variante del virus arrivasse in Italia. È infatti in isolamento a casa una donna che ieri ha permesso di sequenziare il genoma di questa nuova versione. Si tratta del primo caso in Italia, ma già sembrano emergerne di nuovi.

C’è dunque da preoccuparsi? Non è di questo avviso il professor Massimo Ciccozzi del Campus Biomedico di Roma, che ne ha parlato ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari.

Questa l’intervista al Prof Ciccozzi a “Lavori in corso”.

“13 varianti già in circolazione”

“13 varianti del virus circolano in Italia già da qualche mese. Lo abbiamo messo in pre-pubblicazione venerdì.

Questa da Londra non è la prima e non sarà l’ultima delle mutazioni che vedremo di questo virus. I virus mutano per definizione perché indotti a fuggire dal nostro sistema che li vuole distruggere”.

“Necessarie prove di laboratorio”

“Ci vogliono delle prove di laboratorio per definire questa contagiosità, non bastano le ipotesi.

La domanda che io mi faccio è: beh, se girava da 3 o 4 mesi ed è estremamente contagiosa come dicono, perché non ne abbiamo avuto sentore in Europa? Perché solo adesso? Ora, possiamo anche dire che non abbiamo sorvegliato e monitorato a livello molecolare”.

“Saremmo già pieni di questa variante se fosse più contagiosa…”

“Abbiamo fatto più danni noi, non seguendo le regole, che la mutazione del virus. Il virus fa la mutazione perché cerca di adattarsi e sopravvivere. Sono centinaia le mutazioni che fa il coronavirus.

Se fosse vera questa elevata contagiosità saremmo già pieni di questa variante del virus no? Ma non mi sembra… Ad oggi io non li ho visti. E non vedo tutto questo allarme. Non dobbiamo farci spaventare”.