Nei giorni scorsi il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha firmato un’ordinanza con la quale dispone dal 15 settembre l’obbligatorietà delle vaccinazioni per i bambini, dai sei mesi ai sei anni, per gli over 65 e per tutto il personale sanitario.

Un provvedimento che ha generato sin da subito numerose polemiche, anche tra i medici stessi. Secondo il dottor Mariano Amici si tratta di un’ordinanza “assurda” e “illegittima” che ha spinto il medico a rivolgersi al suo studio legale e impugnare al Tar il provvedimento emesso dalla Regione.

Quali sono le ragioni dietro questa scelta? Stefano Molinari e Luigi Luciani hanno intervistato proprio il dottor Mariano Amici. Ecco le sue parole a Lavori in Corso

Motivazioni assurde

Per me è una ordinanza illegittima e proprio per questo mi sono rivolto al mio studio legale per impugnare al TAR un provvedimento che va a ledere la professionalità dei medici. Io in questi due mesi ho ricevuto 3 mascherine per stare in trincea con 1500 pazienti. La situazione è veramente vergognosa.

E poi ci riempiamo la bocca nel dire: vaccineremo tutti dal 15 settembre! Peraltro dando delle motivazioni assurde rispetto a questa ordinanza. L’unico motivo per cui è stata emessa è perché con il vaccino si assicurano che non si tratta di influenza, ma di Coronavirus. Un’assurdità”.

Un sistema tutt’altro che in salute

“Purtroppo ci sono i medici con la M maiuscola e quelli che con laurea in Medicina e Chirurgia fanno i commercianti in medicina. Il sistema è veramente marcio. Infatti ho intrapreso queste azioni perchè voglio andare ben oltre la vicenda amministrativa del Tar. Voglio creare delle opinioni rispetto tutta una serie di connivenze tra politica, case farmaceutiche e ricercatori, dove dietro c’è molto del marcio“.

Perchè il vaccino sarebbe inutile?

Lo spiego in termini poveri: la prossima influenza, che arriverà intorno a novembre, oggi non circola. Per preparare il vaccino ci vogliono almeno 6 mesi. Quindi noi che vaccino prepariamo se il virus dell’influenza ancora non è venuto fuori?

Dovremmo preparare un vaccino contro un virus influenzale che già è passato, cioè quello dello scorso anno. Siccome sappiamo che i virus sono estremamente mutabili, quel vaccino che produrremo non serve assolutamente a nulla.

Non solo, perchè è anche rischioso. Nel momento in cui il prossimo autunno vaccinerò le persone, queste per i successivi 40-50 giorni avranno inoculata una malattia paucisintomatica nell’organismo“.


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