Siamo nei giorni cruciali della pandemia da coronavirus, quelli in cui scopriremo se davvero la curva si sta appiattendo, cioè se sostanzialmente i contagi si stabilizzano per poi finalmente scendere un po’.

Però vediamo in questo frattempo cose brutte e belle. Ne segnalo due.

Una pessima: il comportamento e la risposta dell’Europa a quelle che sono le istanze dell’Italia. Di certo non si possono risolvere i problemi di una crisi che è globale e simmetrica, come si dice in economia, semplicemente aumentando la possibilità di fare debiti perché poi li devi restituire. Qui ci vuole qualche altra cosa, cioè ci vuole quel qualcosa per cui l’Europa era nata e che non si sta mostrando.

D’altro canto però vediamo anche cose bellissime come il comportamento del Primo Ministro albanese e dell’Albania tutta. Una grande gara di solidarietà che si concretizza in una trentina di medici e ausiliari che sono venuti qui ad aiutare noi. Un qualche cosa di incredibile a vedersi, un paese piccolo, non particolarmente ricco, con il quale noi non ci siamo comportati benissimo. Sia in tempi un po’ più lontani – gli abbiamo mosso guerra durante il fascismo – sia in tempi più recenti quando inizialmente abbiamo respinto i migranti che si muovevano per venire dall’altra parte dell’Adriatico e cercare di lavorare onestamente.

Abbiamo mostrato un razzismo verso gli albanesi che non c’è stato verso altri popoli, se non quelli con il colore della pelle diverso dal nostro. “Zingari”, “poveracci”, “zozzoni” li abbiamo chiamati, ne abbiamo dette di tutti i colori. Eppure si sono integrati nei nostri territori, alcuni hanno fatto carriera e altri si sono perfettamente messi in un sistema produttivo. Insomma il problema è stato non solo superato ma assorbito, sono diventati una risorsa.

Bene, il Primo Ministro ci dice che questo è il loro modo di ringraziarci, di renderci quello che abbiamo fatto. Ci dice che è addirittura molto poco rispetto a quello che abbiamo fatto per loro accogliendoli, “solo un gesto simbolico”. Questa fa vedere cosa significa la solidarietà. Insegna a tanti dei nostri politici razzisti – ne abbiamo fin troppi – cosa significhi essere veri uomini in un mondo in pericolo.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi


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