L’unione Europea è in guerra contro l’Italia, punto. Contro tutta l’Italia non solo contro la parte che si riconosce nella maggioranza di governo.

Basterebbero le dichiarazioni delle ultime ore, rilasciate a mercati aperti per dimostrarlo. Juncker: “quella dell’Italia è una deviazione dei conti inaccettabile e senza precedenti”. Ovviamente la reazione dello spread è stata immediata. Ovviamente la reazione dell’informazione italiana è stata inesistente.

Nessuno ha fatto notare al presidente uscente della Commissione Europea che, per esempio, la Francia negli ultimi 15 anni ha sforato di molto i limiti contrattati con la Commissione per ben nove volte  ed è appena uscita da una procedura d’infrazione subito dopo una manovra che sforerà ancora i limiti contrattati nel rapporto deficit/PIL: 2.6% contro lo scandaloso 2.4 dell’Italia. Perché questa disparità di trattamento? Perché la Francia è una nazione e l’Italia un puzzle di interessi contrapposti che storicamente ha spesso avuto bisogno dello straniero per vincere le guerre interne. E questo schema si sta ripetendo adesso.

Come è possibile che il Commissario agli affari economici Pierre Moscovici con in tasca la lettera in cui si ordina all’Italia di cambiare la manovra pena ritorsioni, voglia incontrare il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti? Un incontro che lo stesso Zingaretti ha definito anomalo per il differente peso istituzionale dei due. Assurdo, se non fosse che Zingaretti è il favorito per la segreteria del principale partito d’opposizione, il PD. A guadarla da fuori sembrerebbe un’incontro per concordare le mosse per  mettere in difficoltà un governo inviso ad entrambi.

E’ inammissibile che l’Unione Europea voglia governare l’Italia contro il volere della maggioranza degli italiani. E’ inammissibile che ci siano evidenti disparità di trattamento e giudizio da parte della Commissione ai danni dell’Italia. E’ ancora più inammissibile che una parte della politica e tantissima parte dell’informazione lasci fare, anzi collabori attivamente. E’ ora di una rivolta, democratica ma decisa da parte degli italiani e di una prova di coesione e creatività da parte del governo.

E’ in corso una guerra contro di noi. Io vorrei vincerla, voi?