Il nuovo ruolo del giocatore olandese è tema di dibattito tra gli addetti ai lavori: il parere dell’illustre campione anima la discussione

Una seconda possibilità. Un modo, invero geniale se si pensa alla possibilità di coniugare entrambe le esigenze, per non disperdere il patrimonio tecnico del giocatore.

Luciano Spalletti in conferenza stampa
Koopmeiners, niente da fare: adesso è ufficiale (Screenshot da profilo X @SSCNapoliBelgio) – Radioradio.it

Già perché quando sei stato pagato la bellezza di 58,4 milioni (con eventuali altri 2,3 di bonus aggiuntivi) e in campo hai dimostrato ben poco, le strade sono due: o si mette a punto una cessione che non generi una minusvalenza a bilancio, oppure si deve recuperare in ogni modo il calciatore alla causa. Facendolo rendere al massimo delle sue possibilità, anche se questo comportasse un’autentica rivoluzione nella posizione in campo.

Ed è proprio questo quello che, appena arrivato, ha fatto Luciano Spalletti con Teun Koopmeiners, il centrocampista olandese che – sebbene finito virtualmente, in estate, nella lista dei giocatori in partenza ma con poche possibilità di ottenere quanto dovuto dal club acquirente – sta cercando di riciclarsi nel ruolo di difensore centrale di sinistra. Di ‘braccetto’, come va di moda dire ora.

Deludente, oltre che lo scorso anno, anche nelle prime uscite stagionali agli ordini di Igor Tudor, l’ex Atalanta – complici anche gli stop per infortunio di Bremer e Kelly – ha giocato le tre gare dirette finora in panchina dal tecnico di Certaldo nel ruolo ricoperto da Bastoni  nell’Inter. Da Ndicka nella Roma. Tanto per far capire meglio la totale differenza di compiti che ora gli si chiede di svolgere con puntualità e concentrazione.

Koopmeiners difensore, lo scetticismo di Zvone Boban

Giova sottolineare come la nuova posizione in campo del calciatore sia stata in qualche modo concordata tra lo stesso e il nuovo allenatore bianconero, come riferito dall’olandese nelle sue dichiarazioni rilasciate alla stampa.

Teun Koopmeiners dirige la difesa
Koopmeiners difensore, lo scetticismo di Zvone Boban (Screenshot da profilo X @juventusclub19_) – Radioradio.it

In questa posizione mi sento meglio, perché non sono un attaccante che gioca spalle alla porta come ho fatto in altre partite. Da difensore centrale a sinistra mi sento più a mio agio, posso impostare, fare passaggi, spingere con la palla. È un ruolo che mi piace di più“, le sorprendenti parole di Koop.

A spegnere in qualche modo gli entusiasmi per la nuova avventura difensiva del classe ’98 – discrete, fino a questo momento, le sue prestazioni nelle tre gare disputate senza oltretutto essere mai essere sostituito – ci ha pensato Zvone Boban.

Il campione, ex membro del grande Milan da giocatore e da anni dirigente, si è cimentato sulla figura dell’olandese nel corso di un’intervista rilasciata in qualità di opinionista.

Credo che lui sia una mezzala pura con buonissimo inserimento e buon tiro. Se lo metti in posizione con una punta che sa passargli la palla quando si inserisce e tira, quella è la sua posizione ideale“, ha esordito.

Secondo me come difensore o non ha il fisico o non ha la velocità per reggere a lungo. L’ha fatto, ma poi ha smesso perché non ce la faceva più. È ovvio che si senta meglio qui che da seconda punta: non ama giocare spalle alla porta, preferisce partire frontale“, ha concluso il croato.