L’intervento di Borghi in occasione della XXII giornata per ricordare le persone decedute o rese disabili dai vaccini.

Si è tenuta alla Sala Capitolare di Palazzo Minerva, uno dei palazzi del Senato, la XXII giornata per ricordare le persone decedute o rese disabili dai vaccini. Su iniziativa del senatore Claudio Borghi, il convegno ha ospitato esperti quali il dott. Giuseppe Barbaro, dott. Alberto Donzelli e anche il dott. Paolo Bellavite, qualche mese fa al centro delle polemiche sulla sua nomina al NITAG, poi revocato dal ministro della Salute Orazio Schillaci. L’iniziativa ha voluto ricordare le vittime di effetti avversi dalla vaccinazione contro il Covid, con lo scopo di fare luce su un terreno ancora oggetto di dogmi. Di dogmi non se ne può parlare più negli USA, dove il Segretario alla salute Robert Kennedy Jr ha dato una netta svolta in materia di obbligo vaccinale e riconoscimento degli effetti avversi. Lo ricorda Claudio Borghi durante il convegno.

L’intervento di Claudio Borghi

Tenete presente che quello che normalmente vince nel sistema statale è l’inerzia – dice Borghi – quindi significa che se nessuno si muove e si danna l’anima per cercare di cambiare le cose, le cose non cambiano e quindi quando arriva qualcosa da firmare da parte dell’ONU, dell’OMS, di qualsiasi singolo internazionale, vengono firmate per default perché lo fanno tutti gli altri. Non è così che bisogna ragionare, non è così che dovrebbe comportarsi uno Stato serio. Negli Stati Uniti hanno avuto il coraggio di affidare la sanità a Kennedy e tanti dogmi stanno cambiando, dimostrando che evidentemente erano proprio dei dogmi, non erano delle verità“. La nomina di due “critici” sulle vaccinazioni ha creato un polverone mediatico solo poco tempo fa.

Sul Nitag

Nel Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (NITAG) erano stati inclusi il dott. Paolo Bellavite e il dott. Eugenio Serravalle. Un errore madornale per i più che si sono scandalizzati accusando il governo di aver defraudato la scienza. “Una delle cose più clamorose – aggiunge Borghi – che non vanno, l’avete vista in merito alla commissione NITAG. Cioè abbiamo scoperto che 2 dissenzienti in una commissione di 20 sono una cosa non tollerabile, e che soprattutto qualcuno ancora non riesce a reggere la pressione del media mainstream. Perché tanto lo sapete come funziona, cioè non appena si mette in discussione qualcuno di questi dogmi, parte a reti unificate il coro che era sempre quello dei tempi del lockdown, dei tempi della vaccinazione obbligatoria, del drone, del coro di Natale ‘vacciniamoci’ e similari. E se uno prova appena a dire qualcosa mediamente viene tacciato di essere un assassino“.

Ascolta l’intervento completo.