Una nuova allerta del Ministero della Salute riguarda un alimento molto amato che andrebbe eliminato subito dalle nostre tavole. Ecco perché.
L’alimentazione è un fatto serio: per questo i nutrizionisti consigliano di seguire una dieta varia ed equilibrata che contempli il consumo di nutrienti come proteine, grassi e carboidrati. Quando facciamo la spesa, allora, dobbiamo sincerarci proprio che non manchi nulla di questo e di non abusare di zuccheri.

Purtroppo, però, a prescindere dai nutrienti che assumiamo con la dieta, bisogna fare attenzione anche a certi alimenti che finiscono, per così dire, nel mirino del Ministero della Salute. Una nuova allerta alimentare riguarda adesso un prodotto molto amato e consumato che però dovrebbe essere eliminato dalle nostre tavole. Ecco di quale si tratta e perché.
La nuova allerta alimentare del Ministero della Salute
Una nuova allerta alimentare del Ministero della Salute riguarda un prodotto molto consumato. È stato disposto infatti il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di cozze o mitili (Mytilus galloprovincialis) provenienti dalla Spagna a marchio L’Acquachiara.

Si sa quanto queste siano usate per preparare risotti, paste ma anche secondi piatti ricchi di gusto. Il prodotto in questione è venduto in reti da 1 kg, con il numero di lotto B4122 e non ha una data di scadenza: i molluschi devono essere vivi al momento dell’acquisto. Le cozze richiamate sono state confezionate dall’azienda L’Acquachiara Srl presso lo stabilimento che si trova in via Orti Ovest 1, a Chioggia, nella città metropolitana di Venezia (con marchio di identificazione IT 560 CSM UE).
Il motivo del richiamo è la presenza di Salmonella ed Escherichia coli oltre i limiti di legge, rilevata a seguito di campionamento ufficiale. Dato che questi sono batteri potenzialmente pericolosi per la nostra salute, l’azienda raccomanda di non consumare le cozze con il numero di lotto sopra indicato.
La Salmonella, infatti, può causare disturbi gastrointestinali come diarrea e vomito ma anche complicazioni più gravi come disidratazione, setticemia e infezioni a carico di altri organi (meningite, polmonite, osteomielite). Anche l’Escherichia coli può causare sintomi gastrointestinali (diarrea, crampi addominali, nausea, vomito), infezioni delle vie urinarie (cistiti, pielonefriti, prostatiti) e complicanze più gravi come la sindrome emolitico-uremica (SEU) e la sepsi.
L’azienda fa sapere che le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso delle cozze facenti parte del lotto richiamato possono restituirle al punto vendita d’acquisto.










