Il primo tempo del match giocato lo scorso weekend fra Verona e Juve, terminato 1-1, è stato segnato da un episodio che ha lasciato molti tifosi e appassionati di calcio sbalorditi. Subito dopo il gol del pareggio di Orban dal dischetto, l’attaccante nigeriano ha colpito Federico Gatti con una gomitata violenta in pieno volto, lontano dal pallone. L’episodio era chiaro già in diretta per chiunque, ma il direttore di gara Rapuano ha deciso di sanzionare l’azione solo con un cartellino giallo, senza neppure consultare il Var, che, incredibilmente, non è intervenuto. Una decisione che ha suscitato perplessità, considerando la gravità del gesto.
Le immagini erano chiarissime e l’impressione generale è che Orban meritasse il rosso diretto. Un trattamento che, in casi simili, era stato riservato ad altri episodi nel corso della stagione, come nel caso di Cambiaso contro il Parma. Perché il Var non è intervenuto? Come è possibile che non venga rivisto un gesto così plateale, che ha evidentemente colpito il difensore bianconero con una gomitata in faccia?
Questo il punto del discorso di Emiliano Viviano, che in diretta su Radio Radio Lo Sport ha espresso il suo disappunto in maniera molto netta.
Verona-Juventus, altro che rosso: Orban colpisce Gatti al volto, ma per Rapuano è solo giallo ▷ Viviano: “Sta roba mi fa incazzare!”
In diretta su Radio Radio Lo Sport, Emiliano Viviano non ha risparmiato critiche alla gestione dell’episodio da parte dell’arbitro Rapuano e del Var. L’ex portiere si è detto estremamente arrabbiato per la non decisione e per come l’arbitro abbia gestito la situazione.
“Qui c’è uno che si gira dieci secondi prima e dà una gomitata nel viso dell’avversario, guardandolo. Al Var lo rivede anche uno che ha problemi di miopia, e pensano a se ha caricato o non ha caricato!? Dov’è la logica?”
Secondo l’ex portiere, la gomitata di Orban è talmente evidente che non avrebbe dovuto necessitare di un intervento del Var per essere sanzionata adeguatamente con il rosso diretto. Viviano è stato chiaro, non c’è alcun dubbio per lui: l’episodio è da rosso, punto.
“Non c’è bisogno di andare a vedere l’episodio tante volte! Lo guarda, gli dà una gomitata in faccia, è rosso! E la non decisione di Rapuano sulla gomitata arriva perché inconsciamente l’arbitro ha il VAR in testa. E quindi, nella sua testa, dice: boh, non l’ho vista al 100% bene, me lo dirà il VAR.”
Viviano ha messo in evidenza un concetto che, secondo lui, sta diventando sempre più problematico nel calcio moderno. Gli arbitri sembrano sempre più dipendenti dalla tecnologia, al punto da non avere più la fiducia nelle proprie decisioni in tempo reale. “È sbagliato come concetto!” ha aggiunto Viviano, facendo intendere che un arbitro deve avere la lucidità di prendere decisioni anche senza dover aspettare la conferma del Var.










