Colpo di scena nel mondo del ciclismo che riguarda da vicino anche Tadej Pogacar: i rapporti sono tesissimi e la rottura inevitabile.
In questi giorni si sta correndo in Spagna la nota e storica Vuelta, ovvero una delle maggiori corse a tappe del ciclismo internazionale. Un appuntamento importante, al quale però non sta partecipando il ciclista ad oggi più rinomato e vincente in circolazione, quel Tadej Pogacar che viene definito il nuovo ‘cannibale’ delle strade.

I piani di Pogacar non prevedevano infatti la partecipazione alla Vuelta, anche se in futuro il talento sloveno ha già ammesso di voler provare a correre nuovamente la gara in terra iberica. Oggi l’intenzione è quella di prepararsi al meglio per i Mondiali di ciclismo su strada in Ruanda e per il Giro di Lombardia, una grande classica che non vuole assolutamente saltare.
Ma proprio durante la Vuelta attualmente in corso d’opera, il team per cui gareggia Pogacar sta vivendo un momento di caos e di contrasti interni. Tutta colpa dei rapporti ormai logori tra la UAE Emirates-Xrg e uno dei suoi migliori ciclisti in rosa, vale a dire lo spagnolo Juan Ayuso, scalatore e passista classe 2002 che sembra entrato definitivamente in conflitto con i vertici.
Ayuso lascerà la UAE Emirates: “In questo team c’è una dittatura”
L’annuncio è stato dato dalla stessa UAE Emirates Xrg dopo la nona tappa della Vuelta di Spagna. Il team ha rivelato che Juan Ayuso avrebbe cambiato squadra d’appartenenza al termine del 2025, nonostante avesse un contratto valido per altre tre stagioni.

Non l’ha presa bene lo spagnolo 23enne, che però ha confermato la sua volontà di cambiare aria. Ayuso ha denunciato il trattamento tutt’altro che positivo da parte del suo team, che lo ha sempre considerato un semplice gregario, piazzandolo in basso nelle gerarchie generali.
“Mi sarebbe piaciuto concludere bene la mia avventura con la squadra, ma non è possibile quando hai a che fare con una dittatura e con un esercizio unilaterale di potere” – ha ammesso senza mezzi termini Ayuso durante la Vuelta, facendo intendere di voler onorare l’impegno per poi separarsi con l’UAE Emirates.
Tra i motivi della separazione, anche alcune tensioni interne con Joao Almeida, altro ciclista della stessa squadra, poco aiutato alla Vuelta da Ayuso: “Hanno anche approfittato di alcune parole spiacevoli di Almeida: io ho parlato con Joao e si è scusato. Io voglio aiutarlo, ma domenica non stavo bene e lui ha capito. Ma quando si tratta di una mancanza di rispetto dopo l’altra da parte della dirigenza della squadra, diventa anche difficile legare e volersi integrare”.
Nel futuro di Ayuso c’è il team Lidl-Trek, che sta facendo carte false per assicurarsi lo spagnolo in squadra. Per intenderci si tratta del gruppo di cui fanno parte Mads Pedersen ed il ‘nostro’ Jonathan Milan.










