Oscar Piastri 10
La partenza perfetta, come interpretazione del battistrada della gomma media. Da lì in poi, una lucidità robotica.
Max Verstappen 9
Di più non si poteva chiedere al suo arrembaggio. Sul circuito di casa trascorre l’intero gran premio sfiorando la migliore versione di se stesso.
Isack Hadjar 8,5
Già in prova aveva trovato l’exploit; la tenuta del passo gara dimostra che non si era trattato di un qualcosa di episodico, ma di un upgrade della monooosto faentina, magnificamente interpretato dal pilota.
Aston Martin 6,5
Un assestamento prestazionale che va interpretato con lungimiranza, nell’ottica di uno sviluppo che dovrà premiare investimenti ingenti.
Lando Norris 6 –
Stava veleggiando alle spalle del compagno, dopo una partenza vissuta subendo le intuizioni altrui, quando arriva un vero e proprio inedito: il cedimento meccanico di una McLaren, a compromettere l’ennesimo arrivo in parata, nonché a complicare non poco il suo Mondiale.
Kimi Antonelli 5,5
Piazzamento decoroso, finalmente, ma stemperato dalle penalità, frutto di errori personali.
Carlos Sainz 4,5
Un Mondiale che prosegue in quel particolare calvario che è il perenne anonimato.
Il fine settimana della Ferrari 3,5
Legge di Murphy con varianti peggiorative.










