Riguardiamo il monologo del fondatore del Movimento 5 Stelle in cui sollevò forti dubbi sull’obbligo vaccinale in Italia.
Nel 1998, in pieno prime time televisivo, Beppe Grillo saliva sul palco con un monologo tagliente e visionario che oggi suona come un’eco anticipata di futuri dibattiti. Non solo uno sketch comico, ma una denuncia dal ritmo serrato, dove si intrecciavano scienza, politica, mercato e un sospetto sempre più diffuso: e se la salute fosse diventata un business? Sotto accusa il sistema Big Pharma e la politica.
A colpire non era solo il contenuto, ma il linguaggio: viscerale, ironico, feroce. Una critica radicale travestita da satira, capace di trasformare la salute pubblica in materia di riflessione politica, etica, economica. Rivisto oggi, quel monologo conserva una forza disturbante. Non tanto per ciò che afferma, ma per come anticipa lo scontro culturale degli anni a venire.
Lo riguardiamo in diretta con Alberto Contri.










