Si addensano già nubi minacciose sulla testa del tecnico croato, fresco di rinnovo: le cifre ufficiali non mentono
Per settimane, da quando si è insediato sulla panchina della Juve per le ultime 9 giornate di campionato la scorsa stagione, era stato accreditato di un addio che sarebbe arrivato, secondo i bene informati, anche qualora i bianconeri (come poi hanno fatto) si fossero qualificati per la prossima Champions League.

Forte di un accordo che prevedeva il rinnovo automatico per la stagione 2025/26 in caso di arrivo nei primi 4 posti in Serie A, Igor Tudor ha convinto la dirigenza juventina al punto tale da scoraggiare il pagamento della famosa clausola di 500mila euro grazie alla quale la Juve avrebbe potuto comunque dargli il benservito anche a fronte del raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Il mister croato però è andato ben oltre, meritandosi, già lo scorso 13 giugno – prima del Mondiale per Club – il rinnovo fino al 2027 con opzione per un’ulteriore stagione. Allontanato il fantasma di Antonio Conte che ha aleggiato sulla sua testa fino a quando il salentino non ha deciso, forse un po’ a sorpresa, di proseguire il suo rapporto col Napoli, il tecnico slavo ha guidato la squadra nella contraddittoria esperienza Oltreoceano.
La sua Juve avrebbe anche fatto vedere buone cose, quanto meno nelle prime due gare della kermesse, salvo poi sciogliersi come neve al sole al cospetto di Manchester City e Real Madrid. Ecco che allora, secondo alcuni addetti ai lavori, la sua posizione sarebbe tornata ad essere traballante. Per lo meno ragionando sul breve-medio periodo.
Tudor è già in bilico: le previsioni dei bookies
Il betting analyst Sisal ha stilato una lista, comprendente gli allenatori delle maggiori squadre di Serie A, associando ai vari profili in panchina una quota sul possibile esonero – o dimissioni – degli stessi entro il 31 dicembre del 2025.

A fronte di posizioni molto salde come quella del già citato Conte (bancato a 16) fanno da contraltare le quote di tecnici che, quanto meno nelle previsioni della società di scommesse, non sarebbero granché sicuri di arrivare al nuovo anno mantenendo il posto in panchina.
L’addio di Massimiliano Allegri (Milan) e Vincenzo Italiano (Bologna) è quotato a 12, mentre Stefano Pioli (Fiorentina) si attesta a 9, con Marco Baroni (Torino) bancato a 7.50. Il nuovo tecnico del club granata appare più saldo di Cristian Chivu, il cui allontanamento entro la fine dell’anno solare è pagato 6 volte la posta.
Sebbene, come confermato dalla direttrice di ‘Calciomercato.it‘ Eleonora Trotta, la panchina di Igor Tudor al momento non scricchioli, secondo Sisal la situazione potrebbe cambiare nei prossimi mesi: una separazione dell’allenatore croato dalla Juve entro il 31 dicembre 2025 è infatti pagata solamente 2,5 volte la posta.










