
Il corridore danese le sta provando davvero tutte per insidiare la leadership di Pogacar al Tour: incredibile la squalifica comminata
Per qualcuno è un monologo già visto in occasione di altri grandi corse dominate dal fuoriclasse di turno; per altri, sebbene manchi sempre meno alla conclusione della Grande Boucle, non è ancora detta l’ultima parola su un duello che, quanto meno nelle singole tappe, sta davvero appassionando il pubblico.

Stiamo ovviamente parlando della sfida (nemmeno troppo a distanza, visti i continui tentativi del corridore danese di rosicchiare qualcosa al cannibale sloveno) tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, i due grandi protagonisti del Tour de France in corso di svolgimento.
Il primo, forte di un vantaggio di 4:15 in classifica generale e detentore anche della maglia a pois come miglior scalatore fino a questo momento, sta rintuzzando i continui attacchi dello scandinavo, che proprio non riesce a farlo entrare in crisi nemmeno nei tapponi di montagna.
Nella tappa del 22 luglio, quella con partenza da Montpellier, nella regione dell’Hérault, per 171,5 km e arrivo nella regione della Vaucluse, in cima al Mont Ventoux, dopo una salita di 15,7 km con una pendenza media dell’8%, ha visto l’ennesimo tentativo del due volte vincitore del Tour de France: nulla da fare, Pogacar ha resistito non mostrando alcun segno di cedimento.
Ha destato scalpore quanto accaduto dopo che i corridori hanno varcato la linea del traguardo. Un episodio che ha visto coinvolto Vingegaard, il quale ha corso un rischio non da poco per colpa dell’eccessiva foga di un fotografo.
Vingegaard finisce a terra: arriva la squalifica per due tappe
Dopo lo scontro il corridore è caduto a terra, rimediando una brutta botta alla spalla che comunque non gli ha impedito di essere al via nella corsa del giorno dopo, né in quelle che mancano alla fine del Tour de France.

I Commissari di Giuria hanno visionato il filmato dell’episodio, stabilendo di sospendere il fotografo per due giorni: potrà riprendere il suo servizio da oggi, quando si correrà la tappa di La Plagne.
Passato il grande spavento, il team del corridore danese ha manifestato, con un comunicato ufficiale, tutto il suo disappunto per una punizione ritenuta troppo blanda in considerazione del danno irreparabile che avrebbe potuto creare l’imperizia del fotografo, accorso poi, dopo la tappa, al bus del team di Vingegaard, la Visma Lease a Bike, a scusarsi con il ciclista.
“Per fortuna Vingegaard è rimasto illeso dopo questa caduta. Sarebbe potuto essere anche la fine del suo Tour per questo episodio. Sufficienti le due giornate di sospensione per il fotografo? Spetta alla Giuria dei Commissari dell’UCI determinare la penalità. Ma, per quanto mi riguarda, avrebbe meritato di essere squalificato per il resto del Tour. Questo non sarebbe dovuto accadere“, le parole del General Manager della Visma nella nota ufficiale rilasciata a mezzo stampa.









