Mourinho capopopolo. Mourinho capitano coraggioso. Mourinho zittisce tutti. No agli olè per sbeffeggiare la squadra avversaria mentre la tua concretizza un torello ramificato.
Lo Special One, nel giorno del derby, non poteva deludere le attese del pubblico presente all’Olimpico. Sul parziale già acquisito dalla Roma di 3-0 sulla malcapitata Lazio il tecnico portoghese intercetta un embrionale coro goliardico dalla curva giallorossa, si gira verso i propri tifosi ed invia un chiaro messaggio con il dito davanti alla bocca.
Il gesto di stizza ovviamente non è passato inosservato agli occhi degli oltre 45mila spettatori capitolini. Nel dopo partita di DAZN il mister lusitano ha spiegato i motivi di quel comportamento. “Gli olè non mi piacciono, non mi piace quando i giocatori li interpretano in modo sbagliato. Non voglio che in campo pensino che la partita sia finita e infatti Ibanez poi ha perso una brutta palla. Il rispetto per l’avversario è sempre importante“.
Gesto di eleganza verso gli avversari sconfitti nettamente? Segnale di maturità per aspirare un domani a livelli prestigiosi? Ennesima dimostrazione della proverbiale furbizia?










