Cerchiamo di capire insieme perché le oligarchie occidentali avessero così bisogno del “pipistrello“.
Prima di tutto diciamo che si erano rese conto che capitalismo e globalizzazione non erano più compatibili con democrazia e diritti sociali; ma soprattutto si erano rese conto che il modello occidentale fondato su capitalismo e democrazia non potesse più competere con il modello cinese, fondato su capitalismo e dittatura.
La Cina infatti ha smesso di essere solo un produttore all’ingrosso di merci a basso costo, e aspira alla leadership mondiale (come hanno dichiarato sul report “Made in China 2025”).

Come potevano allora le oligarchie occidentali reggere il confronto e competere con la nuova potenza comunista, se la democrazia, qui da noi, rendeva tutto più lento?
Come potevano bypassare i processi democratici e imporre processi più simili a quelli dei regimi autoritari?
Come potevano farlo in tutto l’occidente contemporaneamente?

Era ovvio che servisse mandare in quarantena le democrazie, avvicinare il nostro modello a quello cinese, dallo smart working al lavoro a basso costo; ripulire il mercato dalle aziende ritenute non strategiche, drenare risorse verso le grandi multinazionali – come quelle finanziarie e farmaceutiche – e soprattutto rendere i popoli accondiscendenti alle più estreme distorsioni della democrazia, strumentalizzando la paura.

Bene, possiamo dire che un pipistrello ha reso possibile tutto questo?
Sì, un pipistrello ha reso tutto questo una realtà concreta.
Al di là del fatto che la pandemia sia stata indotta o creata naturalmente a causa del volatile, nella mia inchiesta “31 coincidenze sul coronavirus” dimostro in maniera alquanto incontrovertibile quanto le oligarchie occidentali ed i fautori del Grande Reset non potessero fare a meno di quel pipistrello in questo particolare momento storico.
L’emergenza sanitaria è ormai una consolidata forma di governo.

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