La Juventus cade al Maradona. Contro il Napoli arriva la prima sconfitta dell’era Spalletti in bianconero, maturata sotto i colpi di un Rasmus Hojlund in serata di grazia, autore della doppietta che ha deciso la sfida. Ma, come spesso accade quando queste due squadre si incrociano, il racconto della serata non può limitarsi al solo campo.
Il clima teso che ha accompagnato l’attesa del match era evidente già alla vigilia. La Juventus, infatti, aveva scelto di non pernottare a Napoli la notte precedente, preferendo un trasferimento in giornata proprio per evitare situazioni potenzialmente delicate legate alla rivalità e al contesto della partita. Una decisione che, col senno di poi, ha assunto un significato ancora più rilevante alla luce di ciò che è accaduto poche ore dopo.
Durante il tragitto dall’hotel allo stadio, il pullman dei bianconeri sarebbe stato infatti bersaglio di una vera e propria “sassaiola”. Secondo quanto riportato da DAZN, il bus con a bordo giocatori e staff tecnico è stato colpito da un lancio di pietre mentre attraversava una zona con una folta presenza di tifosi avversari. L’impatto di alcuni oggetti ha provocato la rottura di più vetri del mezzo, generando momenti di forte apprensione all’interno. Fortunatamente non si sono registrati feriti, ma l’episodio ha inevitabilmente contribuito ad alimentare tensione e nervosismo.
Nel pre-partita, è intervenuto a commentare l’accaduto il consigliere federale della Juventus, Giorgio Chiellini, che ha cercato di riportare la situazione a toni più distesi: «Eravamo abituati a ben di peggio, non ci lamentiamo. Probabilmente potevamo evitare il passaggio in mezzo ai tifosi. Tutto tranquillo». Un tentativo di minimizzare, pur senza negare l’evidente criticità dell’episodio.
Una serata, dunque, che per la Juventus non è stata turbolenta solo per il risultato, ma anche per tutto ciò che è avvenuto attorno alla partita: un contorno che, ancora una volta, dimostra quanto Napoli-Juve sia una sfida che va oltre il semplice rettangolo verde.
Sassaiola contro il bus della Juventus: è scontro Schiffo-Parlato
A rendere il clima ancora più incandescente ci hanno pensato anche le reazioni del giorno dopo. In diretta a Radio Radio Mattino – Sport & News, i nostri opinionisti hanno infatti dato vita a un acceso confronto sull’accaduto, riflettendo l’eterna contrapposizione di vedute che accompagna questa sfida.
Ad aprire il dibattito è stato Luigi Schiffo, voce vicina all’ambiente Juventus: “Nelle ultime due trasferte (Firenze e Napoli) si sono verificate cose inaccettabili. Dai cori razzisti con la partita sospesa per due volte a Firenze alla sassaiola di ieri sera che ha provocato la rottura del vetro del bus. La Juve non è neppure potuta andare in ritiro altrimenti, tra motorini truccati e fuochi d’artificio, non avrebbe dormito la notte“.
Immediata e decisamente dura la replica di Manuel Parlato, voce partenopea e molto critica sull’uso del termine “sassaiola”: “Io ho il filmato dell’arrivo del pullman e a me non risulta nessuna sassaiola. Bisogna fare attenzione quando si usano le parole, la sassaiola è un’altra cosa. Usare questo termine, soprattutto da un punto di vista di ordine pubblico, è grave. Io ti dico che non c’è stata alcuna sassaiola. Visto che lo siamo, facciamo i giornalisti! Se devi dare una notizia, la devi verificare e io l’ho fatto con le forze dell’ordine!“.
In una serata già segnata dalla tensione, anche il giorno dopo conferma che questa rivalità continua a vivere ben oltre i novanta minuti.










