Acque agitate in casa Ferrari dopo l’ennesimo disastro stagionale consumatosi in quel di Las Vegas: il britannico è arrivato al capolinea

Un flop. L’ennesimo. Condito anche dalla consapevolezza che nemmeno in condizioni differenti dal solito (ovvero sul bagnato, con la pioggia protagonista delle qualifiche) emerge quell’indiscutibile talento per il quale si è tanto speso e di cui moltissimo si è parlato con un anno di anticipo rispetto al prendere tecnicamente possesso della vettura.

Frederic Vasseur contrariato al muretto
Hamilton-Ferrari, è finita dopo Las Vegas: la data dell’addio (Screenshot da profilo X @PieroLadisa) – Radioradio.it

Si era parlato della legittima necessità, per Lewis Hamilton, di adattarsi alla Ferrari, concedendo al campione qualche Gran Premio di tempo per far valere la sua classe, rappresentando quel valore aggiunto per il quale era stato ingaggiato. Macché.

Quando mancano due sole corse alla fine della stagione, il britannico non ha ancora ottenuto nemmeno un podio, scivolando sempre più in basso gara dopo gara.

Emblematico anche quanto accaduto in Nevada, nel GP stravinto da un irriducibile Max Verstappen, dove il sette volte campione del mondo è stato addirittura eliminato nel Q1 delle qualifiche, partendo poi dalla ventesima ed ultima posizione nella gara domenicale.

Tutto sommato la corsa in sé non è stata negativa per il 40enne ex McLaren e Mercedes, che ha successivamente rimontato fino alla decima piazza, diventata poi ottava grazie all’incredibile squalifica comminata ai due piloti ‘papaya‘. Ma ovviamente si tratta di una magra consolazione all’interno di una stagione a dir poco deludente.

Hamilton-Ferrari, Elkann invitato a ‘staccare la spina’

Nei giorni scorsi il presidente della casa di Maranello John Elkann aveva usato il pugno duro nei confronti non solo di Sir Lewis, ma anche di Charles Leclerc, invitando i piloti a parlare di meno e a concentrarsi sulla guida.

John Elkann al box Ferrari
Hamilton-Ferrari, Elkann invitato a ‘staccare la spina’ (Screenshot da profilo X @lcdms2024) – Radioradio.it

Giova ricordare che tra interviste imbarazzate dopo le corse e strali avvelenati lanciati al muretto durante diverse gare, l’insoddisfazione dei piloti per le prestazioni delle rispettive vetture sono sempre emerse in modo inequivocabile.

Dopo l’ennesimo disastro in terra americana c’è chi sostiene che Elkann debba prendere una decisione forte. Magari non lungimirante dal punto di vista economico e men che meno coerente con la pomposità e i sogni di gloria che avevano accompagnato l’arrivo del britannico a Maranello.

Il noto tabloid inglese ‘Daily Mail’ ha usato parole forti sia nei confronti del nipote dell‘Avvocato Agnelli che contro lo stesso Hamilton, dipinto come un ‘disastro’ per le ambizioni della Rossa anche – se non soprattutto – in relazione ai 60 milioni di sterline l’anno percepiti dal pilota.

Come può Hamilton vivere intascando 60 milioni di sterline all’anno per questo? Lewis si aggrappa alla speranza di poter vincere l’ottavo titolo mondiale, ma è un’’llusione. Anche se la Ferrari progettasse una monoposto di successo l’anno prossimo, perderebbe comunque terreno nei confronti di Leclerc, come è successo finora“, ha esordito il giornale.

Il presidente John Elkann, che ha ingaggiato Hamilton con una trovata fantasiosa, ha affermato l’altro giorno che Lewis dovrebbe parlare meno e concentrarsi sulla guida. Va bene, ma se il signor Elkann avesse le palle, licenzierebbe il pilota piuttosto che attaccarlo. Hamilton dovrebbe risparmiargli il disturbo facendo la cosa giusta, la migliore per la sua reputazione, e dirgli addio ad Abu Dhabiultima corsa del Mondiale 2025, ndr – il 7 dicembre, con tutti gli allori ai suoi piedi per una carriera e una vita straordinarie“, conclude velenosamente l’editoriale.