Una grana per il governo?
Nel periodo compreso tra febbraio e luglio 2025, l’aereo di Stato israeliano con a bordo il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha sorvolato almeno tre volte lo spazio aereo italiano. Addetti ai lavori confermano che questi voli sono stati documentati da tracciamenti di volo e citati sia dalla stampa italiana sia da giornali internazionali.

In alcune circostanze, la rotta seguita dal volo di Netanyahu ha evitato il sorvolo di Francia e Spagna (paesi anch’essi membri della CPI), ma non ha avuto problemi a volare sopra l’Italia e la Grecia. Questo ha richiesto necessariamente un’autorizzazione da parte delle autorità italiane, come previsto dalle normative che regolano il traffico aereo sovrano.

Le opposizioni in Parlamento hanno posto forti dubbi sulla gestione del caso, domandando perché Netanyahu non sia stato fermato durante il passaggio nel territorio italiano, come previsto dagli obblighi imposti ai paesi firmatari dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. Il governo italiano, rappresentato dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani e dalla Presidenza del Consiglio, ha però risposto di non avere conoscenza dei dettagli delle rotte né dei transiti specifici dell’aereo del leader israeliano. Alcuni gruppi di avvocati hanno presentato istanza di accesso agli atti a Palazzo Chigi e al Ministero delle Infrastrutture per ottenere le carte sulle autorizzazioni ai sorvoli, ma la risposta ufficiale è stata che «non risultano agli atti» documenti specifici, alzando ulteriori dubbi sulla trasparenza amministrativa.

Il mandato di cattura internazionale per Netanyahu è stato emesso dalla Corte Penale Internazionale il 21 novembre 2024. La CPI ha rigettato le opposizioni israeliane, ribadendo che i paesi firmatari dello Statuto di Roma (tra cui l’Italia) hanno l’obbligo di arresto ed estradizione in caso di transito di persone ricercate nei loro confini o nel loro spazio aereo. Seguendo queste indicazioni, l’Italia, dunque, avrebbe dovuto applicare queste convenzioni, invece di autorizzare il passaggio indisturbato.

A Lavori in Corso il fondatore de L’Indipendente Matteo Gracis ha commentato la notizia (VIDEO).