Il vertice a Washington potrebbe segnare una svolta nel conflitto nella Striscia di Gaza.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato Donald Trump alla Casa Bianca, dando il via libera a un piano in 20 punti che prevede (tra le altre cose) la liberazione di ostaggi israeliani entro 72 ore in cambio di 250 detenuti palestinesi, l’istituzione di un governo provvisorio a Gaza sotto supervisione americana e con l’ex premier britannico Tony Blair in un ruolo di coordinamento, e una possibile transizione verso la creazione di uno Stato palestinese.
Subito dopo, però, Netanyahu ha precisato: “Non ho accettato uno Stato palestinese“ e ha ribadito che Israele manterrà il controllo della sicurezza a Gaza anche dopo la guerra. “Se Hamas rifiuta il piano, porteremo a termine il lavoro”, ha aggiunto, fianco a fianco con Trump.
Le reazioni: cautela da Hamas, apertura da ANP e mondo arabo
Hamas ha fatto sapere tramite una fonte che valuterà il piano e risponderà nei prossimi giorni. Al contrario, l’Autorità Nazionale Palestinese ha accolto positivamente la proposta e si è impegnata ad avviare riforme scolastiche in linea con gli standard UNESCO, oltre a eliminare le leggi che prevedono compensazioni economiche per le famiglie di prigionieri e martiri.
Otto paesi arabo-islamici, insieme al Qatar, hanno espresso sostegno al piano. Doha ha annunciato un nuovo incontro con Hamas e la Turchia previsto per questa sera.
Scenario internazionale diviso
A livello internazionale, l’Unione Europea ha ribadito, tramite Ursula von der Leyen, che ‘la soluzione dei due Stati resta l’unica opzione per una pace giusta e duratura’. Anche Cina e Russia hanno espresso sostegno: Pechino continua a promuovere la soluzione a due Stati, mentre Mosca ha definito il piano Trump ‘positivo’ e ha auspicato la sua realizzazione.
Di segno opposto le parole del ministro israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich, che ha definito la proposta ‘un clamoroso fallimento’ e un ‘miscuglio indigesto’ per Israele.
Intanto, si continua a combattere: sul campo, l’offensiva israeliana a Gaza prosegue. Secondo fonti mediche locali riportate da Al Jazeera Arabic, almeno 30 palestinesi sono morti oggi in attacchi aerei, 15 dei quali mentre attendevano aiuti umanitari vicino a un punto di distribuzione nel centro della Striscia.










