
Buone notizie in casa Lazio dopo la goleada contro il Verona della seconda giornata: era quasi un anno che non succedeva
Finalmente Lazio. Finalmente l’inconfondibile mano del Condottiero, che dopo la deludente prima esibizione al ‘Sinigaglia‘ di Como alla prima di campionato, si è rifatto con gli interessi regalando la prima gioia al popolo biancoceleste, a secco di vittorie casalinghe da mesi e mesi dopo il pessimo girone di ritorno targato Marco Baroni.

Dopo un saluto un po’ timido all’ingresso delle squadre in campo, il popolo laziale ci ha messo davvero poco per trasformare i pochi brusii delle tribune in applausi scroscianti e convinti. Al festival del gol andato in atto contro la malcapitata formazione veneta all’Olimpico è mancato solo – in termini statistici – un gol o un assist di un calciatore che nel girone d’andata dello scorso anno era stato tra i maggiori artefici dell’ottimo cammino della squadra capitolina.
Con ben 8 assist sfornati nelle prime 10 giornate dello scorso campionato, Nuno Tavares era meritatamente entrato nel libro dei record. Devastante sulla corsia di sinistra, capace di travolgere gli avversari con la sua corsa e la sua fisicità, il portoghese è stato il vero valore aggiunto della Lazio. Fino a quando non sono iniziati a sorgere tanti problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento da novembre in poi.
Dai problemi alla coscia per finire con quelli agli adduttori, per poi tornare a soffrire di fastidi al quadricipite, l’ex Arsenal è sceso in campo ad intermittenza nel 2025. I risultati, nel cammino dei biancocelesti, sono stati purtroppo eloquenti: un drastico calo in classifica, con perdita di qualsivoglia posto in Europa materializzatosi nell’ultima di campionato contro il Lecce di Marco Giampaolo.
Nuno Tavares ‘on fire’: Sarri ritrova il treno in corsa
Curiosamente in campo per 66′ minuti esatti sia contro il Como che contro il Verona, il laterale lusitano è stato premiato con la convocazione del CT portoghese Roberto Martinez per le due gare di qualificazione della selezione nazionale ai Mondiali del 2026.

Nella goleada di CR7 e compagni contro l’Armenia, il giocatore laziale è sceso in campo per quasi mezz’ora nella ripresa, complice anche l’assenza di uno dei rivali nel ruolo, l’ex rossonero Diogo Dalot.
Sono passati ben 10 mesi (era il novembre del 2024) da quando Tavares aveva vestito per l’ultima volta la maglia della sua Nazionale: una grande soddisfazione per il calciatore, pronto ora a rispondere alle continue sollecitazioni di Maurizio Sarri nell’evoluzione dei compiti tattici a lui affidati.
“Nuno si sta adattando a fare il difensore esterno. Ha dei compiti in campo che molto probabilmente ritiene importanti e li fa con grande accelerazione; altre cose sono meno importanti e non accelera allo stesso modo, ma se aumentasse i giri del motore allo stesso modo in entrambe le fasi diventerebbe un difensore di altissimo livello“, ha dichiarato proprio di recente il tecnico di Figline Valdarno.









