Giocatori: 1–5
Durata: 60–120 minuti
Età consigliata: 14+
Designer: Jamey Stegmaier
Artista: Jakub Różalski
Publisher: Stonemaier Games
Genere: Gestionale / Avventura di esplorazione (engine-building con elementi di crawling)


Non avete mai avuto modo di provare l’iconico Scythe? Nessun problema! Grazie a Ghenos Games possiamo accedere al titolo di Stonemaier Games , il quale ha pensato a una versione più moderna e accessibile: Expeditions.
Qualcuno lo ha bollato come ‘troppo ripulito’ o con poca interazione, ma noi l’abbiamo giocato e ci sono vari aspetti positivi da sottolineare. Andiamo con ordine.

Qualità – 8.5

Scatola – 9

La scatola colpisce subito per dimensioni e ordine interno: ogni componente ha il suo alloggiamento, con ottima riusabilità. Unico appunto: i Mech vanno riposti seguendo un ordine preciso, ma in compenso sono ben protetti.

Materiali – 8.5

Appena preso in mano il manuale si capisce subito la cura nei dettagli di ogni componente, in quanto quest’ultimo in genere ha riservato il trattamento più economico in termini di materiali, ma per questo gioco anche la telatura stessa della guida è eccellente, anche le carte sono di qualità alta. Pedine in legno e cartone solide, Mech in plastica ben fatti ma meno pregiati. Tessere mappa e giocatore ottime.

Design – 7

Direzione artistica – 7.5

Różalski rimane fedele al mondo dieselpunk di Scythe: paesaggi rurali e atmosfera cupa. Molto evocativo, anche se le carte oggetto si assomigliano troppo e si poteva osare un po’ di più per differenziare le aree.

Storia – 6

Bellissima l’idea della lettera in cima alla scatola per introdurti nell’ambientazione. Peccato che, una volta iniziata la partita, la narrazione svanisca e resti affidata solo alle carte pescate.

Illustrazioni – 7.5

Illustrazioni spettacolari, stile “olio su tela” che trasmette malinconia e senso di guerra imminente. Cala un po’ per la ripetitività delle palette.

Gameplay – 6.5

Apprendibilità – 5

Manuale troppo sintetico: tanti simboli dati per scontati, sembra quasi pensato per chi già conosce Scythe. Non chiarissimo per i neofiti.

Difficoltà – 7

C’è gestione e pianificazione, con decisioni a medio termine interessanti. L’interazione però è limitata: ci si blocca più che altro occupando spazi sulla mappa o togliendo qualche risorsa comune.

Durata – 8

La partita non è breve ma scorre bene. L’inizio fila via veloce, la fase centrale rallenta perché tutti calcolano meglio le mosse. Buona tensione per quanto riguarda la parte finale della partita.

Godibilità – 6.5

A livello mentale il gioco lascia diverse finestre di scelta, senza mettere troppa pressione almeno nella prima parte. Il pensiero principale è prepararsi un sistema di lavoratori adatto alle proprie carte e raccogliere abbastanza risorse per ripulire le zone coperte, godendosi anche il movimento e l’esplorazione col proprio Mech.
Detto ciò, pianificare o modificare la strategia non è sempre fluido: capita di pescare troppe carte che non si incastrano bene con i propri piani, rendendo il tutto un po’ macchinoso e meno immediato del previsto.

Prezzo – 8

Nonostante la non eccellenza nel gameplay, il gioco vale sicuramente il suo prezzo in fatto di qualità e direzione artistica, soprattutto paragonandolo a titoli con lo stesso valore.

Rigiocabilità – 7.5

Molte combinazioni tra personaggi e Mech, carte e tessere che rendono ogni partita diversa. Sarebbero bastate un paio di tessere campo in più per renderlo ancora più vario (anche se le espansioni già aiutano).

Tabella Riassuntiva

CategoriaVoto
Qualità8.5
Design7
Gameplay6.5
Prezzo8
Rigiocabilità7.5
Finale7.5

Expeditions convince per materiali e stile artistico, meno per immediatezza e profondità del regolamento.
Non è uno ‘Scythe aggiornato’, ma un gestionale più leggero e accessibile che mantiene comunque il fascino di quell’universo.