Le bollette a fine mese sono sempre più alte? Questo trucco è super efficace per ridurre i costi ma è rimasto poco tempo. Ecco cosa fare.
Molte famiglie stentano ad arrivare a fine mese a causa dei prezzi sempre più alti dei generi alimentari ma anche delle bollette che sono sempre più salate e così si è sempre alla ricerca di sistemi per risparmiare. Magari si tengono spenti più a lungo gli elettrodomestici, in estate si rinuncia ai condizionatori in certe fasce orarie, la lavatrice e la lavastoviglie vanno solo a pieno carico e così via.

In realtà c’è un trucco molto furbo che si può mettere in pratica per ridurre i costi in bolletta, solo che sono rimasti solo pochi giorni per farlo.
Il trucco per ridurre i costi delle bollette
Ridurre i costi delle bollette è quantomai prioritario in questo periodo in cui tutto sembra essere aumentato di prezzo. E così, si possono fare delle scelte responsabili per ridurre i consumi e, di conseguenza, il costo totale della bolletta a fine mese.

Per quanto riguarda il gas, la cosa migliore da fare, in vista dell’inverno, è cambiare fornitore e attivare un’offerta con tariffa bloccata, dato che i prezzi dell’energia sono destinati a salire. Non è invece consigliabile rimanere nel regime tutelato. Si possono consultare le diverse offerte disponibili anche sul portare Arera per scegliere una tariffa stabile, mettendosi ai ripari dai rincari dei prossimi mesi.
In effetti il prossimo inverno potrebbe essere molto problematico per l’Europa: Alexey Miller, amministratore delegato di Gazprom, ha avvertito che, se arrivasse un inverno freddo, anche solo nella norma, per molti Paesi europei rappresenterebbe un serio problema. In effetti già ad agosto gli stoccaggi non hanno raggiunto i livelli di sicurezza degli anni precedenti.
Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, al 31 agosto 2025 i depositi di gas dell’Unione europea risultavano riempiti al 78,68%, ben al di sotto del 93% registrato nello stesso periodo del 2024. L’Italia si avvicina al target con l’89,26%, il Portogallo sfiora il 100%, altri Paesi restano indietro.
Nel caso di un inverno rigido, la situazione potrebbe essere molto critica, quindi già a settembre occorre correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Infatti già in autunno e in inverno, la domanda tornerà a crescere e il prezzo all’ingrosso potrebbe subire nuove spinte al rialzo. Ecco perché scegliere un’offerta di gas a prezzo bloccato, nel mercato libero dell’energia, può rivelarsi una scelta prudente, mettendosi al riparo da possibili rincari futuri.
Si ricorda, infatti, che il mercato del gas ha una minore diversificazione delle fonti, dipende fortemente dalle importazioni e dai fattori geopolitici. Eventuali riduzioni delle forniture o interruzioni delle rotte del gas naturale liquefatto possono avere un impatto immediato sui prezzi. Proprio per questo le aziende preferiscono proporre offerte a prezzo variabile, che trasferiscono il rischio direttamente sui consumatori.
Quindi, per evitare di dover pagare bollette del gas salate, meglio optare per tariffe a prezzo fisso, che spesso includo un “premio di rischio”, cioè una maggiorazione che serve a proteggere i fornitori da eventuali sbalzi.










