Perché non si crea una vera e propria federazione di stati europei con un vero potere legislativo e unico esecutivo e una vera politica fiscale ed estera comune?
Ci sono molti modi per rispondere a questa domanda, ma esiste una ragione fondamentale che è sottesa nelle nostre profonde viscere di radici europee: sono sempre esistiti variegati, forti e anche confliggenti interessi nazionali ancora prima della nascita dell’Unione Europea.
Parliamo di interessi talmente confliggenti che confluivano sempre poi in organismi internazionali appositamente creati proprio per appianare questi divergenti interessi politici ed economici degli Stati (vedasi per esempio la Comunità Economica Europea).
Deve essere chiaro che l’Europa non potrà mai essere una federazione come gli Stati Uniti d’America, e non solo perché non abbiamo una lingua unica o perché non abbiamo la mobilità del lavoro – anche legato a tradizioni culturali e linguistiche – ma per una storicità di economie che sono fatte in paesi nazionali forti, come per esempio la Francia, la Germania, l’Italia, la Spagna. Nazioni che difficilmente potrebbero rinunciare al loro potere legislativo, esecutivo e di politica estera, in quanto sono le fondamenta della legittimazione del loro potere democratico interno – per fortuna.
Viene insomma richiamato il principio no taxation without representation, cioè “non può esserci una tassazione senza una rappresentanza”, e io penso in questo senso che la tassazione europea che vogliono fare sia un sopruso di legittimità e una cosa illegittima. In tal senso, l’Europa è senza dubbio un ibrido unico al mondo, non avendo né un potere impositivo diretto, né una voce unica in politica estera, ma aggiungo io, nemmeno interna, perché abbiamo delle differenze, per esempio, nel credito, nei costi del lavoro, eccetera.
A ciò aggiungiamo il fatto che il Regno Unito dopo la Brexit, come avevamo previsto nel 2015-16, non si è affatto liquefatto come molti pronosticavano e, anzi, oggi è tornato a recitare un ruolo di primo piano anche nelle scelte congiunte con le istituzioni europee nei vari tavoli negoziali, economici e geopolitici. Insomma, non ci sono motivi veri per cui si possa parlare di una vera Europa.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’economia umanistica con Valerio Malvezzi










