Nessuno immagina i rischi che si corrono ogni volta che in casa si usano i taglieri in plastica: sarebbe meglio metterli definitivamente da parte.

I taglieri sono tra gli oggetti che più utilizziamo in cucina, solitamente di forma rettangolare o rotonda, servono per tagliare, affettare o tritare gli alimenti in modo igienico e sicuro. Aiutano anche proteggere il piano di lavoro e a mantenere l’igiene durante la preparazione dei cibi.

persona che sta affettando una mela su un tagliere di plastica
Taglieri in plastica, seri rischi per la salute: ecco perché non dovresti usarli Radioradio.it

Tuttavia, per quanto possa sembrare una cosa banale, in realtà il tagliere di plastica può nascondere delle insidie da non sottovalutare. In primo luogo è il covo perfetto in cui c’è il rischio che avvenga una contaminazione incrociata, infatti, se lo stesso tagliere viene usato per alimenti crudi (come carne o pesce) e poi per alimenti pronti al consumo (come pane, verdure o frutta), si rischia una contaminazione, che può causare intossicazioni alimentari.

Tagliere di plastica i rischi per la salute da non sottovalutare: meglio non usarlo più

Un altro aspetto molto importate è l’usura, infatti, rispetto al legno la plastica tende a deteriorarsi molto più facilmente. Di conseguenza, col tempo e l’uso, i taglieri in plastica si rigano facilmente con i coltelli. Nei graffi e nelle fessure si possono annidare batteri come Salmonella, E. coli, Listeria, che non vengono eliminati facilmente nemmeno con il lavaggio, e che potrebbero rappresentare un potenziale pericolo per la nostra salute.

tagliere di plastica
Tagliere di plastica i rischi per la salute da non sottovalutare: meglio non usarlo più Radioradio.it

Ma un aspetto davvero allarmante è stato scoperto da uno studio recente. Secondo ricerche condotte dalla North Dakota State University, ogni volta che tagliamo un alimento su un tagliere di plastica, si verifica un processo di abrasione che produce minuscole particelle invisibili all’occhio umano. Uno studio dell’American Chemical Society è riuscito a quantificare quante microparticelle rilascia un tagliere in plastica ed il numero è davvero impressionate, ossia 14,5 e 71,9 milioni di frammenti microplastici nell’arco di un anno.

Ma tutto questo cosa vuol dire? Sono diversi gli studi che stanno analizzando l’effetto delle microplastiche ingerite, ma in linea generale queste particelle piccolissime possono agire come vettori per sostanze chimiche tossiche presenti nell’ambiente, assorbendo pesticidi, metalli pesanti e altri contaminanti. Quindi, per evitare qualsiasi potenziale pericolo, sarebbe meglio eliminare questo materiale dalla propria cucina, sostituendolo con quelli più resistenti, come ad esempio, il legno. Ovviamente, senza dimenticare le giuste accortezze.