Da mesi gli araldi dell’informazione a senso unico, i pretoriani del pensiero unico politicamente e geopoliticamente corretto, i monopolisti della parola senza contraddittorio, ripetono senza tregue a tambur battente che l’Europa rischia di essere attaccata nel breve termine. Insomma l’Europa sarebbe in pericolo, soprattutto, sa va san dir, per via della Russia di Putin. Essa sarebbe desiderosa, ci garantiscono gli strateghi del consenso, di invadere l’Europa. Ma siamo seri, chi minaccia realmente l’Europa oggi? Nessuno, a dire il vero. Non abbiamo la minima prova del fatto che la Russia voglia invadere l’Europa, con buona pace della narrazione dominante, che è frutto della più radicale propaganda americanocentrica.
Con tutta evidenza si tratta solo di una menzogna propagandistica, utile a terrorizzare la popolazione e a proiettarla nel solito clima emergenziale, usato in chiave governamentale da chi detiene il potere in Europa. Il popolo terrorizzato è poi disposto ad accettare l’inaccettabile, a patto che venga presentato come soluzione ai drammi dell’emergenza amplificata, quando non direttamente inventata. Ebbene, l’aveva già detto a suo tempo uno dei numi tutelari del neoliberismo, Milton Friedman, il quale diceva che grazie alla crisi ciò che nella normalità è inaccettabile diventa inevitabile. La narrazione manicomiale della imminente invasione russa permette d’altro canto all’Unione Europea di giustificare le proprie ingiustificabili e sciagurate politiche di riarmo, le quali politiche vengono infatti presentate come difensive, quando in realtà sono e restano strutturalmente offensive e imperialistiche.
Solo su queste basi demenziali si capisce perché il segretario della Nato, Rutte, proponga ora l’aumento del 5% del PIL delle spese per il riarmo dei paesi europei, incontrando peraltro resistenza pressoché unicamente da parte della Spagna di Sanchez, onore alla Spagna in questo caso. Come non mi stanco di ripetere ad nauseam, i nostri odierni nemici sono la Nato, gli USA e l’Unione Europea, non certo la Russia, la Cina e l’Iran, che non vogliono aggredire e minacciare nessuno, semplicemente rivendicano, con diritto, la loro possibilità di difendere la propria sovranità nazionale contro l’imperialismo a stelle strisce. E proprio perché siamo cultori della sovranità nazionale, anzitutto della nostra, non possiamo non riconoscere il diritto anche agli altri popoli di difendere e tutelare la propria sovranità nazionale. Ecco perché speriamo vivamente che la Russia, l’Iran e la Cina sappiano resistere all’imperialismo della civiltà del hamburger.