Con l’approvazione definitiva del Decreto Sicurezza, il Governo guidato da Giorgia Meloni lancia un messaggio chiaro: tolleranza zero contro le occupazioni abusive. Cuore pulsante del provvedimento è l’introduzione del nuovo reato di occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui, con pene che arrivano fino a sette anni di reclusione. Un cambio di passo che intende rafforzare in modo concreto la tutela della proprietà privata e restituire fiducia a chi ogni giorno, come ha sottolineato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, si sente abbandonato dallo Stato.
Fabio Rampelli: “Difendere chi subisce, non chi viola la legge”
“Pensiamo al caso di un anziano che esce per ritirare la pensione o fare la spesa e, al ritorno, trova la casa occupata. Non è fantascienza: purtroppo questi episodi accadono davvero”, ha dichiarato Rampelli ai microfoni di “UN GIORNO SPECIALE“. Il vicepresidente della Camera, esponente di spicco di Fratelli d’Italia, ha posto l’accento su una delle misure più attese del decreto: il rilascio immediato degli immobili occupati, ora possibile entro 48 ore, grazie alla semplificazione delle procedure di sgombero.
“La sinistra sostiene che noi vogliamo mettere in discussione la libertà di espressione: non ci pensiamo nemmeno, dato poi che siamo stati i primi a poterne beneficiare nel corso dei decenni e da destra, abbiamo protestato quando questa libertà è stata oltraggiata o menomata, senza contare che la Costituzione la prevede. Non mi pare che il Dl leda la libertà di chi vuole manifestare in maniera civile: non si possono interrompere i servizi pubblici, fare blocchi stradali su autostrade, ferrovie e grandi infrastrutture. Non si può creare un disagio a chi sta andando al lavoro, a chi magari sta andando a fare dialisi in ospedale, agli studenti che vanno a seguire le lezioni. Abbiamo constatato che ogni volta in cui chi combatte le alterazioni climatiche andando a cospargere di vernice i monumenti pubblici escono dalle casse dello Stato decine di migliaia di euro. Soldi che escono dalle tasche dei cittadini. Noi vogliamo una volta per tutte rappresentare le esigenze dei cittadini onesti, le vere persone fragili della società“.
Occupazioni abusive, pene più severe e tempi più rapidi
Il nuovo articolo 634-bis del Codice penale prevede sanzioni molto più dure per chi occupa con violenza, minaccia o inganno un’abitazione. Non solo: il decreto colpisce anche chi favorisce o trae profitto dall’occupazione, punendo il pagamento o la cessione di denaro legato a immobili occupati senza titolo. Una rivoluzione anche sul fronte operativo: in caso di denuncia, se si tratta della prima casa del proprietario, le forze dell’ordine potranno agire subito, con autorizzazione del magistrato, anche nella fase preliminare dell’indagine.
Una risposta a una domanda di giustizia diffusa
Rampelli ha ribadito che la norma è nata per rispondere a un’esigenza crescente nella società italiana: “C’è l’esigenza di rispondere a una domanda sempre più pressante da parte dei cittadini onesti… la sicurezza è percepita come compromessa”. Un messaggio forte, diretto a chi rispetta le regole, troppo spesso – ha sottolineato – lasciato solo dalle istituzioni. Il decreto vuole quindi riportare l’equilibrio tra diritti e doveri, anche in un contesto delicato come quello abitativo.
Fabio Rampelli, “Nessun premio per chi occupa abusivamente”
Alla domanda di un ascoltatore su cosa accadrà agli occupanti sgomberati, Rampelli ha risposto senza mezzi termini: “Io non credo che chi commette un reato debba poi ricevere assistenza dallo Stato… Chi viene sgomberato farà come tutti gli altri: cercherà un lavoro, una casa”. Una posizione netta, che ribadisce l’obiettivo politico del provvedimento: restituire centralità e protezione ai legittimi proprietari, senza giustificazioni per chi viola la legge.
Un segnale politico e culturale
Il Decreto Sicurezza non è solo un intervento normativo, ma anche – nelle parole dello stesso Rampelli – “un passo avanti importante” nella difesa di valori fondamentali come la legalità, la proprietà e il rispetto delle regole. Il governo Meloni intende così rafforzare l’autorevolezza dello Stato e contrastare fenomeni che negli ultimi anni sono stati, secondo Rampelli, “troppo spesso giustificati mediaticamente o politicamente”.
ASCOLTA L’INTERVENTO INTEGRALE DI FABIO RAMPELLI A “UN GIORNO SPECIALE” – CON FRANCESCO VERGOVICH