Negli ultimi giorni, due importanti quotidiani tedeschi hanno diffuso notizie allarmanti circa presunte attività segrete della Commissione Europea. Secondo quanto riportato, Bruxelles avrebbe finanziato alcune ONG con fondi pubblici per finalità politiche non dichiarate ufficialmente. Se confermato, ciò rappresenterebbe una violazione grave dei principi democratici e dello Stato di diritto.
Accordi riservati e modalità opache
La Commissione Europea avrebbe stipulato accordi altamente riservati con alcune organizzazioni non governative, finanziandole per portare avanti obiettivi legati alla decarbonizzazione, al Green Deal e persino per sabotare accordi commerciali. Questi contratti contenevano dettagli operativi sensibili ed erano consultabili solo tramite video, senza possibilità di stampa, ricerca interna o salvataggio. Le pagine digitali si cancellavano automaticamente ogni 30 minuti, rendendo la consultazione volutamente difficoltosa.
Il caso Client Earth
Un esempio emblematico riguarda l’organizzazione ambientalista Client Earth, alla quale la Commissione avrebbe promesso un finanziamento di 350 mila euro. In cambio, l’ONG avrebbe dovuto svolgere attività di pressione in Germania per promuovere l’abbandono del carbone, ostacolando autorizzazioni amministrative su emissioni e uso dell’acqua. L’obiettivo era rendere onerosa la gestione delle centrali a carbone, all’insaputa del governo tedesco e dei contribuenti.
Influenze sul voto parlamentare
Un altro caso preoccupante riguarda l’accordo commerciale con il Mercosur. Nonostante la direzione generale del commercio fosse favorevole, quella per l’ambiente avrebbe ingaggiato l’ONG Friends of the Earth con un contratto da 700 mila euro per ostacolare l’intesa. L’organizzazione avrebbe dovuto evidenziare possibili danni ambientali e ai diritti umani in incontri con eurodeputati, al fine di influenzare il loro voto. Questo comportamento rappresenterebbe una forma di manipolazione istituzionale, in contrasto con i principi di trasparenza democratica.
Dubbi, indignazione e silenzi istituzionali
Se queste notizie risultassero vere, si tratterebbe di un uso incontrollato dei fondi pubblici, con mancanza totale di trasparenza. Come sottolineato dal Vicepresidente del gruppo parlamentare CDU per gli affari legali, il pagamento a ONG per azioni politiche supererebbe chiaramente i limiti dello Stato di diritto. Eppure, da parte della Commissione, regna il silenzio. Tutto ciò sarebbe in netto contrasto con i parametri di trasparenza di cui le istituzioni europee si dichiarano tanto orgogliose.
MALVEZZI QUOTIDIANI – L’ECONOMIA UMANISTICA SPIEGATA BENE CON VALERIO MALVEZZI