L’ultima geniale trovata di Elly Schlein, vestale della “Sinistra Fuxia liberal progressista”, che ha voltato le spalle a Marx, a Gramsci e alle classi lavoratrici per reinventarsi come sinistra arcobaleno dei capricci di consumo per ceti ambienti, merita davvero un pur telegrafico commento. Ci vuole un’Unione Europea partigiana, ha asserito la Schlein, come riportato da tutti i più letti e soprattutto più venduti quotidiani nazionali. Già ci immaginiamo, allora, non senza un certo divertimento, la risposta dei banchieri delle brume di Bruxelles, che detengono il dominio nell’Europa delle banche e del capitale. “Va bene, cara Elly, non ci cambia nulla, basta che continuiate, come sempre, a tutelare con zelo il nostro interesse“. Questa è l’immaginaria risposta che i banchieri di Bruxelles potrebbero dare alla richiesta di Schlein.
Non ci stanchiamo di sottolinearlo ormai da anni, indefessamente, senza fretta e senza tregua. La pittoresca e tragicomica fiction dell’antifascismo in assenza di fascismo serve oggi soltanto come alibi alle sinistre neoliberali per giustificare la propria oscena adesione alla società di mercato. Le sinistre padronali, infatti, combattono contro il fascismo, che da 70 anni per fortuna non c’è più, per non dover combattere contro il capitalismo, che quotidianamente massacra le classi lavoratrici e al quale le sinistre stesse sono ormai del tutto organiche, almeno quanto le destre. Con una formula semplificatoria ma verosimile, la sinistra neoliberale è antifascista in assenza di fascismo per non dover essere anticapitalista in presenza di capitalismo.
Per di più, l’antifascismo in assenza di fascismo diventa lo strumento fondamentale per poter giustificare il ruolo di guardiane arcobaleno della civiltà del mercato ormai da tempo assunto dalla sinistra postmoderna, la new left del capitale. La civiltà classista e violenta del mercato cosmopolita viene identificata con la democrazia da difendere e da proteggere contro il ritorno del fascismo, a sua volta identificato con tutto ciò che possa mettere a repentaglio la tenuta della società classista neoliberale, fosse anche il ritorno di Marx o di Lenin. Il 25 aprile, poi, la fiction raggiunge ogni anno il proprio punto apicale. Cantano Bella Ciao e intanto celebrano operativamente il nuovo invasore, che sia Bruxelles o che sia Washington. Cantano Bella Ciao e difendono strenuamente la violenza del fanatismo del mercato concorrenziale, salutato come società democratica. Non mi stanco di dirlo “ad nauseam”.
Il sacrosanto antifascismo in presenza di fascismo proprio di Gramsci era nobile. Quello dell’odierna sinistra neoliberale e padronale, in assenza di fascismo, risulta patetico e funzionale alla sussunzione integrale della sinistra stessa sotto il capitale. Il fatto che oggi la sinistra sia un fenomeno trash, da cui il nome “Sinistrash”, dipende anche dal fatto tragicomico che essa continua a pensarsi come la soluzione, quando in realtà essa ha il pari della destra e parte integrante del problema