Trionfo totale del Paris Saint Germain che domina la finale di Champions League, disfatta totale per l’Inter che esce distrutta dal campo. Termina 5 a 0 la partita più importante della stagione calcistica, la squadra si Luis Enrique festeggia dopo aver dimostrato una superiorità sconcertante. La formazione di Inzaghi non è mai riuscita a costruire una azione, non ha mai calciato nello specchio della porta di Donnarumma, non ha mai dato il segnale di essere in partita. Questa è la finale con il passivo peggiore subito da una delle due contendenti. I francesi hanno dimostrato più velocità e forza, hanno girato il pallone in maniera ineccepibile, sono stati capaci di chiudere per tutta la partita i nerazzurri nella propria area di rigore. Una finale a senso unico, come forse non si è mai visto nella recente storia della maggiore competizione europea.

La Partita

Il primo tempo è a senso unico. La squadra di Luis Enrique non lascia letteralmente uscire dall’area la formazione di Inzaghi. Dopo 12 minuti di gioco avviene l’inevitabile: Vitinha imbuca in area per Doué che sceglie Hakimi lasciato solo al centro dell’area. Classico gol dell’ex, bravo Hakimi a non esultare, nonostante l’importanza del gol.

L’Inter non reagisce, anche dopo il gol è ancora il Paris Saint Germain a palleggiare nella metà campo avversaria, senza che nessuno dei nerazzurri riesca mai a ribaltare l’azione. Al ventesimo minuto, al primo timido tentativo di riversarsi in avanti, Barella perde palla e si innesca il contropiede letale dei francesi. Kvara lancia Dembelé parte in campo aperto, il francese si allarga sulla fascia sinistra e dopo aver coperto tutto il campo cambia lato con passaggio per Doué. La giovane stella del PSG calcia a botta sicura e una deviazione di Di Marco spiazza Sommer

A parte due tentativi da calcio d’angolo, a cui l’Inter arriva non con il gioco, ma con forza e determinazione, non ci sono occasioni per i nerazzurri. La palla è sempre nei piedi dei centrocampisti del PSG, con Vitinha, Fabian Ruiz e Neves che scambiano in maniera fitta e stretta senza che nessuno riesca a interrompere la rete di passaggi. Le statistiche di metà partita parlano di 13 tiri, 5 nello specchio per il PSG, mentre l’Inter colpisce verso la porta solo 2 volte senza mai prendere la porta.

Nel secondo tempo non cambia la sostanza della partita. Anche se l’Inter prova ad alzare il baricentro, è ancora lampante la distanza tra le due squadre. Il tutto si concretizza ancora al 63esimo minuto. La squadra di Inzaghi prova ad attaccare e lascia spazio dietro di si, il Psg recupera palla, Dembelè di tacco, Vitinha in diagonale per Douè: a tu per tu con Sommer il francese deposita in rete il gol del 3-0. Gol, assist e doppietta più giovane in una finale di Champions. Lo chiamavano “il piccolo Neymar” nelle giovanili, è partito in maniera folgorante, potrebbe raggiungere e superare la stella brasiliana. Il quattro a zero arriva ancora su un attacco a campo aperto con l’Inter scoperta dietro, lo segna Kvara. Prima della fine della partita ci sono ancora due azioni del PSG con Barcolà che spreca il gol del possibile 5 a 0, mentre Mayulu lo segna. C’è il torello dei francesi nel finale, nessun minuto di recupero.

La Coppa finisce con merito a Parigi.