“Su Bergoglio niente ipocrisie, ma c’è anche di peggio” | L’editoriale di Fabio Duranti

Papa Francesco ci ha lasciati lunedì mattina, nel giorno di Pasquetta, all’età di 88 anni dopo un lungo periodo in ospedale, poi in convalescenza dal 24 marzo, giorno delle dimissioni dal Policlinico Gemelli di Roma.

Papa Francesco

Papa Francesco si è spento dopo un ictus nella sua residenza di Casa Santa Marta in Vaticano, dopo una lunga battaglia con varie patologie. La sua salma è esposta a Santa Marta in attesa di essere traslata nella Basilica di San Pietro. I funerali ci saranno sabato 26 aprile, mentre il Governo ha già proclamato 5 giorni di lutto nazionale e alcune misure di ordine e sicurezza in previsione dell’afflusso di fedeli a Roma. Non mancheranno i leader di molti Paesi, tra cui Donald Trump, Emmanuel Macron, Volodymyr Zelensky. Tutto il mondo piange la sua scomparsa, mentre sui social si scatena il consumo infinito dei commenti.

Le reazioni

Sull’operato di Bergoglio si possono fare critiche negative, senza dover far finta di niente dopo. Ma sempre con il rispetto dovuto a un uomo che se ne va. Anzi, che “torna alla casa del Padre” come gli organi vaticani hanno correttamente detto, sottolineando e celebrando, per chi crede, l’ascesa al cielo del Pontefice.

Sebbene di Bergoglio si possano criticare alcune posizioni, come per esempio quelle assunte durante la pandemia, occhio a gettare con poca curanza parole al veleno e a non separare la persona, l’uomo, dalle idee e dalle argomentazioni degli anni passati.

Il commento in diretta a Un Giorno Speciale.