In uno dei cassetti di casa si potrebbe nascondere un oggetto molto prezioso: senza saperlo potrebbe valere 7500 euro. Ecco di cosa si tratta.
Chiunque di noi potrebbe avere in casa un tesoro, senza nemmeno saperlo. In uno scatolone in soffitta, in garage oppure in uno di quei cassetti che si apre solo di rado, si potrebbe nascondere qualche oggetto dal valore straordinario.

Vale la pena rovistare in uno di questi cassetti per scoprire se dentro si cela, magari in qualche angolo, questo oggetto che vale 7500 euro. Ecco di quale si tratta.
Qual è l’oggetto che vale 7500 euro
7500 euro: questo è il valore di un oggetto che tanti di noi potrebbero avere in uno dei cassetti di casa. Dimenticato o regalato da qualcuno, questo oggetto è così piccolo ma così prezioso che potrebbe dunque far guadagnare un bel gruzzolo.

Non è una moneta (e si sa che queste possono valere anche alcune migliaia di euro) ma un francobollo. I collezionisti farebbero carte false per aggiudicarsi alcuni esemplari, come questo che appunto può essere rivenduto a più di 7000 euro. Si tratta del francobollo “K2” stampato nel 1955 per celebrare la spedizione italiana che nel 1954 conquistò la vetta della seconda montagna più alta del mondo.
La storia di questo francobollo ha contribuito ad aumentarne il valore: sì, perché questo francobollo da 25 lire è stato solo stampato ma mai emesso ufficialmente. Comunque dovrebbero esisterne 80 esemplari, più altri pezzi di prova, ed ognuno potrebbe valere intorno ai 7500 euro.
Ma questo non è l’unico francobollo dal valore smisurato che si potrebbe ritrovare in uno dei cassetti mai aperti di casa: il Gronchi Rosa, ad esempio, è un francobollo da 205 lire stampato in occasione del viaggio in Sudamerica del Presidente della Repubblica Gronchi. Il suo valore è lievitato per via dell’errore di stampa dei confini del Perù. Ne furono emesse e spedite 70 mila coppie e ora possono avere un valore superiore ai 1000 euro.
Se il francobollo ha una certificazione storica del 1961, può valere più di 4000 euro. Poi c’è il francobollo del 1933 con cui il Regno d’Italia decise di omaggiare l’ultima crociera aerea transatlantica organizzata dal gerarca Italo Balbo. Si tratta di un trittico, vale a dire 3 elementi, di cui esistono 20 copie, del valore di 18.000 euro l’una. Un altro francobollo che può valere tanti soldi è quello sarcastico emesso nel 1943, due anni dopo quello “Due popoli, una guerra”, emesso nel 1941 per celebrare l’Italia fascista impegnata nella seconda guerra mondiale a fianco della Germania nazista.
Il suo valore si attesta tra i 1000 e i 3500 euro. Infine, c’è un altro francobollo sbagliato che può valere una fortuna: si tratta di quello emesso per i 100 anni della morte dell’inventore Alessandro Volta. Il francobollo, da 20 lire del 1927, è stato stampato in 480 esemplari di colore violetto invece che rosso. I francobolli di colore viola di questo tipo possono valere circa 8000 euro. Vale la pena rovistare nei cassetti di casa per scoprire se all’interno si trova uno di questi francobolli così ambiti, come appunto il K2, che può valere fino a 7500 euro.