Roma-Hellas Verona, le pagelle del prof. Paolo Marcacci

Svilar 6
Una serata d’attenzione più che di azione, una volta tanto.

Celik 6 –
Al pari di molti compagni, soffre la pressione scaligera e a tratti s’offre, per lo spazio che si lascia alle spalle.

Mancini 6+
Tiene alto il morale della truppa quando le gambe si fanno pesanti e governa il caos con essenzialità.

N’Dicka 6
Deve convivere con un fastidio che si fa più pressante nella seconda parte, anche per questo si lascia guidare da Mancini, col quale discute anche, badando solo all’essenziale, mettendo da parte lo strapotere muscolare per una sera.

Saelemaekers 5,5
Da qualche settimana è passato da fonte di gioco e di equilibrio a redattore di un “compitino” tattico. La Roma deve augurarsi di ritrovare la sua versione più fulgida per il finale di stagione.

Cristante 6
Dà avvio all’azione del vantaggio, sovrintende alla manovra finché la Roma riesce a garantirsi fluidità, infine protegge come e più di altri.

Koné 6,5
Forse non sempre lucido, ma tempista nei recuperi e nel pilotare i ribaltamenti di fronte, così come nell’infrangere le linee di passaggio avversarie quando la Roma non riesce a uscire.

Angelino 6
Più per coprire gli spifferi che per generarli nella metà di fascia altrui. Anche Ranieri lo chiama ad abbassarsi.

Soulé 6,5
La fiammata che ha nel “cucire” il vantaggio che Shomurodov indossa è la giocata risolutiva della partita, a conti fatti. Non funziona benissimo il tandem con Saelemaekers, ma lui tenta a più riprese di invertire l’inerzia, senza trovare proseliti.

Baldanzi 5,5
Partita dalla collocazione “ibrida” e dall’impatto ridotto, a maggior ragione perché il cambio di passo manca a tutta la Roma. Il pubblico applaude l’impegno, quando esce, perché la dedizione al sacrificio si percepisce sempre.

Shomurodov 6,5
Gol partita, tanta corsa, ripiegamenti utili e uno svariare a tratti persino eccessivo. Ribadiamo un concetto: vorremmo vederlo con Dovbyk il più possibile.

Pisilli 6
Entra per murare, non per accendere il turbo. Serviva quello, stasera.

Dovbyk 6 –
Uno squillo si sinistro, appena entrato, poi non molto altro, anche perché in assenza di rifornimenti. Vecchio discorso.

Rensch 6
Copertura occorreva, copertura ha offerto, sul suo lato.

El Shaarawy 6
Gestione di palla e rincorse per proteggere il golletto di vantaggio.

Ranieri 6,5
Li avete capiti, ora, certi discorsi in conferenza? Certi richiami al realismo? Capisce presto che la soia della riserva è accesa e trasforma una Roma bloccata in una Roma blindata.

Paolo Marcacci