Un retroscena di diversi anni fa è stato reso noto, con protagonista il tanto amato pilota tedesco Michael Schumacher ed il suo ex mentore.
Quando si parla di Michael Schumacher scorre sempre un velo di commozione in tutti gli appassionati di motorsport. Infatti lo straordinario pilota automobilistico tedesco è lontano dai riflettori da quel maledetto dicembre 2013, quando a causa di un incidente sciistico ha visto cambiare totalmente la propria esistenza.

Una caduta rovinosa sulle rocce, durante una sessione familiare di sci a Meribel, è costata carissimo a Schumi. L’ex ferrarista è stato operato più volte d’urgenza per contenere il vasto ematoma alla testa, passando anche un periodo in coma farmacologico. Michael l’ha scampata bella, ma la sua vita ed il suo status psico-fisico sono cambiati definitivamente, tanto da costringerlo ad una privacy totale ed a restare lontano dall’automobilismo e da qualsiasi uscita pubblica.
In tanti nel corso degli anni hanno provato a scoprire qualcosa di più sulle reali condizioni di Schumacher, che però è sempre protetto dalla privacy e dall’abbraccio dei suoi familiari. Non ci restano allora che i retroscena ed i ricordi sulla carriera del campionissimo tedesco, capace di vincere per ben 7 volte il titolo mondiale di Formula 1.
Briatore, altro che The Apprentice: quando fece fuori il pilota per proteggere Schumacher
Uno dei personaggi che è risultato decisivo per la grande esplosione di Michael Schumacher in Formula 1 è senza dubbio Flavio Briatore. Ovvero il noto imprenditore piemontese che si lanciò negli anni ’90 nel mondo delle corse, diventando team principal di alcune scuderie top level, come Benetton o Renault.

La personalità di Briatore è sempre stata esuberante e particolare, anche tra i paddock. Lo ricorda bene Martin Brundle, ex pilota britannico che corse nel 1992 proprio con la Benetton. Quest’ultimo, incontrando Briatore prima del GP d’Arabia Saudita dello scorso 20 aprile, ha ricordato all’imprenditore di essere una volta stato licenziato da lui in F1.
Il riferimento è alla stagione per l’appunto in cui Brundle fu ingaggiato dalla Benetton, dove militava anche un giovanissimo Michael Schumacher. La strategia di Briatore fu chiara da subito: fare del talento tedesco il pilota di punta, sperando che l’esperto Brundle potesse affiancarlo come seconda guida della scuderia. Le prestazioni molto positive dell’inglese però rischiarono di oscurare l’ascesa di Schumi, tanto che a fine stagione Briatore ed i suoi collaboratori decisero di allontanare Brundle, diretto verso la Ligier.
Briatore non rinnovò il contratto di Martin Brundle per ‘proteggere’ Schumacher. Fece lo stesso l’anno successivo, nel 1993, con l’italiano Riccardo Pratese, che concluse l’anno a pochi punti dallo stesso tedesco e non fu riconfermato per la nuova stagione. Nel 1994 toccò a Jos Verstappen (padre dell’attuale campione del mondo Max) affiancare Schumi, che finalmente riuscì ad ottenere il suo primo titolo piloti.
Un atteggiamento consono allo show ‘The Apprentice‘, in cui Briatore si fece conoscere per far fuori tutti i concorrenti incapaci di raggiungere gli obiettivi imprenditoriali. Ma trasposto 20 anni prima circa nel mondo delle 4 ruote.