Inter-Roma rinviata, Ferrajolo ▷ “Non esiste solo il calcio…”

In seguito alla proclamazione di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, il Viminale ha ufficializzato il rinvio della partita Inter-Roma, inizialmente prevista per sabato 26 aprile. La decisione è stata presa in rispetto del funerale del Pontefice, che si terrà lo stesso giorno in Piazza San Pietro. Ma le decisione asseconda anche la richiesta odierna del CONI e del suo presidente. Giovanni Malagò, infatti, ha invitato alla sospensione di tutti gli eventi sportivi in Italia durante l’intera giornata delle esequie.

La nuova data per il recupero del match è stata fissata per domenica 27 aprile. Dalla Lega però non sono ancora arrivate informazioni ufficiali in merito all’orario. Prendere una decisione non è facile: tutti gli slot del palinsesto televisivo della domenica sono occupati da altre partite. E all’orizzonte, il prossimo 30 aprile, c’è l’impegno in Champions League dell’Inter contro il Barcellona.

Come sempre, in questi casi, le polemiche non hanno esitato a imperversare tanto sui social come nei media generalisti. La religione, e il suo grado di interazione/fusione con la realtà laica del nostro paese rappresenta una tematica senz’altro controversa.

In tal senso, in diretta su Radio Radio Lo Sport, Luigi Ferrajolo ha invitato alla comprensione della circostanza, sottolineandone la delicatezza e la portata epocale.

Inter-Roma, Ferrajolo: “Una volta ogni tanto andiamo oltre il calcio. Bergoglio è stato il Papa della gente”

Il Papa era molto amato, e non soltanto dai cattolici. Cerchiamo di respirare un po’ di più; di andare al di là delle nostre futilità del calcio dei minuti, delle partenze, del recupero… Una volta ogni tanto, ragioniamo con delle coordinate un po’ più ampie. È morta una persona che era molto amata. E’ stato amato, è stato il papa della gente. Anche prima di morire l’ultima cosa che ha fatto è andata in Piazza San Pietro ad abbracciare la gente. Smettiamola con queste ca***te… Vadano in campo e basta. Qualcuno avrà un piccolo danno, qualcun altro avrà un piccolo vantaggio, ma devono giocare a pallone: non è che devono giocarsi la vita“.