Per la cronaca, ieri il match fra Atalanta e Lecce è finito 1-1, con le reti su rigore di Karlsson e Retegui. Ma il campo, stavolta, non può e non deve essere il centro della storia. A pochissimi giorni dalla tragica morte del fisioterapista giallorosso Graziano Fiorita (con i funerali ancora da svolgere), la Lega Serie A ha scelto di non rinviare la partita, imponendo ai salentini di scendere comunque in campo.
Una decisione fredda e burocratica, che ha ignorato il dolore umano dietro la tragedia. In segno di protesta, il Lecce ha indossato maglie bianche senza stemmi né colori: “Nessun valore, nessun colore“, il messaggio forte e silenzioso lanciato a un sistema incapace, evidentemente, di fermarsi anche davanti alla morte.
Questo il senso delle parole di Xavier Jacobelli, che nel suo consueto editoriale mattutino ha criticato aspramente la scelta della Lega Calcio.
Atalanta-Lecce, Jacobelli: “La Lega doveva, e poteva, rinviare la partita”

“Il Lecce, con la morte nel cuore per la scomparsa di Graziano Fiorita, suo fisioterapista della formazione dal 1999, ha giocato con la morte nel cuore ma con una dignità e con un coraggio ammirevoli. È stata altamente civile la protesta della società salentina contro la Lega di Serie A, che doveva e poteva rinviare la partita ad un’altra data. L’Atalanta, dal canto suo e insieme con i suoi tifosi, ha dimostrato una grande sensibilità, solidarizzando con il Lecce nella maniera toccante che abbiamo potuto seguire ieri sera in diretta da Bergamo“.
Sulla protesta dei giallorossi: “Quelle parole scritte su quella maglia bianca, volutamente indossata dal Lecce (“nessun colore, nessun valore”), devono suonare come monito al sistema calcio; che sta disumanizzando i calciatori; che pensa soltanto al business. Ribadisco, la Lega Calcio doveva e poteva rinviare questa partita in altra data. Anche perché l’Atalanta, non avendo impegni infrasettimanali, aveva dato la sua massima disponibilità. E quegli applausi del pubblico bergamasco all’ingresso e all’uscita dal campo dei giocatori salentini dicono che il Lecce, l’Atalanta e Graziano Fiorita appartengono al vero calcio. Altri, invece, ne hanno calpestato i valori…“