Milan, Ordine ▷ “Lo sconforto per la prestazione mette in secondo piano gli episodi arbitrali”

La sconfitta del Milan nel recupero del Dall’Ara contro il Bologna ha dato più di uno spunto di analisi e discussione per gli addetti ai lavori. Dal duro sfogo nel post partita di Sergio Conceicão, fino agli episodi arbitrali inerenti alle due reti dei felsinei, passando per l’ennesima prestazione scialba e mediocre dei rossoneri. Tanto si è detto, e ancora si dirà, su una crisi dei meneghini che, insieme alla Juventus di Motta, sembrano in questo momento le due squadre più in difficoltà dell’élite del calcio italiano.

Franco Ordine, in diretta su Radio Radio Lo Sport, ha dato la sua analisi del match e del periodo nero che i rossoneri stanno attraversando in generale: “Contro il Bologna non ho trovato nulla di diverso dalle altre partite del Milan. Sono stati riconfermati, se non ingigantiti, tutti i suoi difetti. E non c’è più nemmeno traccia della fase offensiva, molto efficace in zona gol, che avevamo visto durante la gestione Fonseca“.

Milan, Ordine: “La proposta calcistica di Conceicão non ha niente di autorevole o importante”

Sul gioco di Coneceicão e la prestazione complessiva della squadra: “Ieri i rossoneri hanno creato molto poco. Finalmente si comincia a capire l’idea calcistica del loro allenatore: tenere la squadra molto dietro e cercare di sorprendere l’avversario in contropiede. Sì, gli è riuscito in occasione del gol di Leão a fine primo tempo; così come sull’1-1 con il tracciante di Fofana per Musah. Ma dal punto di vista della proposta calcistica, non c’è stato nient’altro di più autorevole o importante. Inoltre, per pensare di organizzare la squadra con un assetto del genere, bisogna affidarsi a una difesa che ti dia delle garanzie. Ma la fase difensiva del Milan colpisce quasi per la facilità con cui subisce gol! Le due reti di ieri sono la didascalia perfetta della scarsa organizzazione, della tenuta e dell’esperienza della retroguardia rossonera. E lo sconforto per la prestazione del Milan è talmente grande da far passare in secondo piano, com’è giusto che sia, la questione legata alla regolarità arbitrale o meno dei due gol del Bologna“.