Mercato Serie A: resoconto di un gennaio di fuoco

Dall’arrivo di Kolo Muani in prestito alla Juve all’exploit finale del Milan culminato nel duo d’attacco Gimenez e Joao Felix: mai come quest’anno il mercato di gennaio della Serie A è stato ricco di colpi e trattative importanti, anche e soprattutto a ridosso del gong finale.

Il Como è stata la squadra più attiva in assoluto con 10 entrate ufficiali e oltre 50 milioni di euro spesi. Ma tutte le big del nostro campionato, con l’unica eccezione rappresentata dall’Inter, hanno avuto modo di muoversi abbondantemente sul mercato per cercare di rinforzare le proprie rose. Tra queste, il Milan di Conceição è stata certamente una delle società più attive in assoluto, specie nelle ultime fasi di questa sessione. Infatti, i rossoneri, oltre ad aver siglato l’operazione più onerosa di tutto il campionato acquistando Santiago Gimenez dal Feyenoord per 35 milioni di euro, nelle ultime 24 ore hanno portato a termine anche il tesseramento di Bondo dal Monza, Sottil (prestito) dalla Fiorentina e soprattutto Joao Felix (ibidem) dal Chelsea; nomi che si aggiungono all’arrivo dal Manchester City del veterano della fascia destra Kyle Walker.

Profili di esperienza e un giovane come il centrocampista francese scovato dall’ex Galliani: un giusto mix per migliorare la squadra soprattutto in attacco, dove il salto di qualità sulla carta è lampante, specie in considerazione della partenza di Alvaro Morata direzione Galatasaray (prestito con diritto di riscatto a 8 milioni). Lo spagnolo non è stato l’unico grande nome a lasciare il Milan in questa finestra invernale, che ha segnato l’addio anche dell’ex capitano Davide Calabria (Bologna) e del centrocampista algerino Bennacer (Marsiglia).

Anche la Juventus ha sfruttato questo mercato invernale per infoltire il suo parco giocatori, soprattutto in difesa. Non a caso, al di là dell’acquisto in prestito di Kolo Muani dal PSG (che inevitabilmente ha riscosso la maggior parte dell’attenzione mediatica anche grazie ai 3 gol nelle prime due partite giocate dall’attaccante francese), è stato il reparto orfano dell’infortunato Bremer e del partente Danilo quello maggiormente rinforzato. Si registrano infatti gli arrivi di Alberto Costa (terzino destro) dal Vitoria Guimarães, Lloyd Kelly (difensore centrale) dal Newcastle e il prestito oneroso di Renato Veiga (ibidem) dal Chelsea.

La scelta di impostare la campagna acquisti in questa direzione nasce da un’evidente lacuna di capitale umano che caratterizzava quella zona del campo; ma anche e soprattutto da un rendimento difensivo che, nelle ultime partite, ha avuto un calo a dir poco preoccupante.

Molto più scarno, come già ricordato, è stato il mercato dell’Inter di Simone Inzaghi. A fronte dei prestiti di Buchanan al Villareal e di Palacios al Monza, oltre alla cessione a titolo definitivo del portiere Radu al Venezia, i nerazzurri hanno portato a termine solamente l’acquisto dalla Roma di Nicola Zalewski (in prestito con diritto di riscatto) e di Petar Sucic dalla Dinamo Zagabria a partire da Giugno. La mezz’ala croata resterà in madre patria fino alla fine della stagione, ma il suo arrivo a Milano non è in discussione, con il club allenato da Fabio Cannavaro che riceverà per il giocatore una somma vicina ai 14 milioni + 2 di bonus.

Napoli e Lazio, le più deluse fra l’addio di Kvara e il tormentone Casadei

Anche se per motivi diversi, partenopei e biancocelesti sono senza dubbio le squadre più deluse dall’esito di questo calciomercato invernale.

La capolista ha vissuto questo mese nel segno della cessione dolorosa (seppur proficua – 70 milioni di euro) di Kvicha Kvaratskhelia al PSG. Alle pendici del Vesuvio ci si attendeva l’arrivo di un sostituto dal profilo sicuramente più importante dell’ex Milan Noah Okafor. La formula del trasferimento dell’attaccante svizzero è quella del prestito oneroso a 3 milioni, con diritto di riscatto a 23. Ma tralasciando la convenienza economica dell’operazione, il suo approdo a Castel Volturno non ha scaldato minimamente i cuori dei tifosi del Napoli, prima corteggiati e poi illusi dai sogni Garnacho e Adeyemi.

Anche le altre operazioni in entrata del club non sono certamente clamorose: il giovane centrocampista ex Lecce Luis Hasa può rappresentare un buon prospetto, nulla di più; Simone Scuffet come secondo portiere non è altro che un’operazione di contorno; mentre l’arrivo in mediana di Philip Billing dal Bournemouth rappresenta solo un buon ricambio per le rotazioni di Antonio Conte. L’inglese è stato uno dei maggiori artefici della promozione delle Cherries in Premier League nella stagione scorsa, ma per quanto la Championship sia una lega molto competitiva, resta da capire se il classe ’96 possa essere un giocatore degno di una big come il Napoli.

A Formello invece brucia ancora, e molto, il caso targato Cesare Casadei. I capitolini sono stati alla ricerca costante di profili che potessero impolpare un reparto corto come il centrocampo e alternarsi serenamente con i titolarissimi Rovella e Guendozi. Dopo essersi aggiudicata le prestazioni di Arijon Ibrahimovic del Bayern Monaco (prestito con diritto di riscatto a 8 milioni), la Lazio aveva trovato nella mezz’ala del Chelsea la soluzione ideale per la sua mediana, e il suo arrivo sembrava ormai cosa fatta. Il colpo di coda improvviso dei Blues e il sorpasso del Torino sono stati indubbiamente un brutto colpo per il club, costretto a correre ai ripari puntando su Belahyane del Verona. In difesa, spazio per un ulteriore ritocco, Provstgaard del Vejle.

Roma e Fiorentina, investimenti e scommesse da vincere per raggiungere l’Europa

Sia i giallorossi che i viola sono in un momento di grande rilancio per i rispettivi obiettivi, e dal mercato era necessario trovare risorse che compensassero le lacune tecniche e numeriche di due squadre che inevitabilmente, possono e vogliono puntare all’Europa. Il mercato dei due club è stato probabilmente il più imprevedibile, con giocatori interessanti che, per ragioni differenti, stuzzicano molta curiosità su quello che sarà il loro impatto in questa seconda metà di campionato.

In casa Fiorentina, il nome che ha fatto discutere maggiormente è stato quello di Nicolò Zaniolo. L’attaccante ligure, approdato solo l’estate scorsa all’Atalanta di Gasperini (che a gennaio ha accolto Maldini dal Monza e Posch dal Bologna), è stato rispedito al Galatasaray dopo che i bergamaschi hanno deciso di rompere consensualmente l’accordo per il prestito fino a fine stagione. Già questo dà l’idea del periodo difficile che sta affrontando il calciatore, che dall’addio burrascoso alla Roma nel gennaio del 2023 non è mai tornato a esprimersi ai livelli di inizio carriera, trasferendosi più volte da una squadra all’altra senza mai lasciare il segno né in Turchia né alla corte di Unai Emery all’Aston Villa. A Firenze la speranza è che con Palladino possa finalmente rilanciarsi, per un trasferimento che a giugno potrebbe concretizzarsi in un riscatto a titolo definitivo per una cifra intorno ai 17 milioni (esclusi i 3 pagati per il prestito).

Un nome che cerca una rivalsa personale sulle sponde dell’Arno è anche quello di Nicolò Fagioli: altro acquisto dei viola insieme a Ndour (Besiktas), Folorusho (Napoli) e Pablo Marì (Monza). Il centrocampista ex Juventus è alla ricerca di continuità dopo il caso scommesse che l’ha portato fuori dal campo per un anno. Anche in questo caso la formula è quella del prestito oneroso a 2,5 milioni di euro, con obbligo di riscatto condizionato alla qualificazione a una coppa europea del club fissato a 16,5 milioni (bonus compresi).

Nella capitale d’Italia abbiamo assistito invece a un mercato che, almeno in entrata, si potrebbe quasi definire a ‘scoppio ritardato’. Oltre all’acquisto del terzino destro dell’Ajax Devyne Rensch per circa 5 milioni di euro e di Pierluigi Gollini come secondo portiere, la Roma ha effettuato altre tre operazioni unicamente nell’arco dell’ultimo giorno di mercato, ufficializzandole a solo una manciata di minuti dal gong finale. Si tratta del prestito del difensore centrale Nelsson (Galatasaray), del regista francese Gourna-Douath (Salisburgo – prestito con obbligo condizionato) e dell’acquisto a titolo definitivo del terzino sinistro del Twente Salah-Eddine per 8 milioni di euro.

Al di là delle tempistiche, stuzzica molta curiosità la tipologia di profili individuati dal direttore Ghisolfi, che cedendo parallelamente 4 dei suoi acquisti della scorsa estate (Ryan, Le Fée, Hermoso e Dahl) ha di fatto sconfessato il valore del suo lavoro, decretandone il fallimento. Si parla comunque di investimenti non banali, e che a Trigoria si augurano siano funzionali per aiutare Ranieri e la squadra a rimontare in classifica e andare avanti nelle coppe.