“Ma basta co ‘sta storia di Musk”, Capezzone sul discorso di Mattarella: “Avrei due perplessità”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante un discorso all’Università di Aix-Marseille, ha tracciato un parallelo tra l’invasione russa dell’Ucraina e il progetto di dominazione del Terzo Reich. Ha sottolineato come, in entrambi i casi, prevalga una logica di conquista e oppressione: “Anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.
Mattarella ha inoltre lanciato un monito contro i “neo-feudatari del terzo millennio”, definendoli “novelli corsari a cui attribuire patenti, che aspirano a vedersi affidare signorie nella dimensione pubblica”. Questi attori, che includono figure legate al cyberspazio e allo spazio extra-atmosferico, sono stati descritti come “quasi usurpatori delle sovranità democratiche”, in una critica implicita alle grandi oligarchie tecnologiche.
Sebbene non lo abbia nominato direttamente è lapalissiano il riferimento a Elon Musk, “su cui però dovremo farci una domanda”, osserva Daniele Capezzone.

Dovremmo chiederci come mai mentre Musk manda i satelliti nello spazio (ne ha già mandati seimila) noi saremo in grado di mandarne qualche decina tra cinque anni. Quello manda i razzi nello spazio e noi, la grande Europa celebrata da tutti – e anche dal Quirinale – siamo buoni giusto a fare i tappi che restano appiccicati alle bottiglie“.

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