Mark Rutte ci ha fornito una macabra immagine di un occidente che distrugge gli altri e se stesso

Leggiamo sul Fatto Quotidiano una notizia davvero sconcertante inerente a Mark Rutte, segretario della Nato che recentemente ha preso il posto vacante di Stoltenberg. Mai come in questi casi, per inciso, vale il noto detto latino secondo cui nomina sunt homina. Rutte avrebbe sostenuto, stando al Fatto Quotidiano, l’esigenza di operare tagli sulla sanità e sulle pensioni in Europa per produrre più armi in vista della difesa del vecchio continente.

Si tratta di una proposta folle e sciagurata, da qualsiasi prospettiva noi la analizziamo. Una prospettiva va detto che nella sua follia risulta però perfettamente coerente con la logica illogica dell’odierno occidente, o meglio, uccidente liberal-atlantista. Lo definiamo in tal guisa proprio al fine di sottolineare la sua pulsione mortifera che si estrinseca non solo verso di sé, mediante la cancel culture, traduzione consigliata, cancellazione della cultura e non cultura della cancellazione, e poi mediante le altre pratiche autodistruttive e pantoclastie oggi imperanti nella nostra civiltà occidentale in fase di declino.

La pulsione di morte propria dell’Uccidente si determina anche nel rapporto con le altre civiltà, un rapporto che appare ormai sotto ogni riguardo di tipo distruttivo, imperialistico e belligerante. D’altro canto, come più volte abbiamo sottolineato, quello in corso non è lo scenario di guerra della Russia contro l’Ucraina, secondo quel che va ripetendo a reti unificate il giornalismo mainstream. È invece la guerra che la civiltà occidentale e americano-centrica sta conducendo spietatamente contro la Russia di Putin, rea di non genuflettersi al nuovo ordine mondiale a stelle e strisce.

La macabra immagine di un occidente che distrugge gli altri e se stesso affiora con limpido profilo anche dalle parole poc’anzi evocate di Rutte, segretario della NATO. Una civiltà che sacrifica la sanità e le pensioni a beneficio della produzione di armi risulta in balia del nichilismo estremo. È una civiltà agonizzante.

Una civiltà che ormai è degna di essere oggetto di una fiction di tipo horror. e dire che ci avevano garantito, con zelo e con giubilo, che grazie all’Unione Europea non vi sarebbero state più guerre. Ebbene, possiamo dirlo senza tema di smentita, era a tutti gli effetti una fake news, una delle tante sulle quali si è edificato il costrutto paradossale e tecnocratico dell’Unione Europea.

Un’altra fake news che varrebbe la pena di ricordare è quella, firmata Romano Prodi, secondo cui grazie all’Unione Europea avremmo lavorato un giorno in meno alla settimana guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più. Era, anche in quel caso, una fake news. Ma, come dicevo, si potrebbe dire in generale e senza perifrasi edulcoranti che la stessa Unione Europea è una fake news, essendo, di fatto, l’Unione delle classi dominanti d’Europa contro i popoli e contro i lavoratori europei.

Come d’altro canto, se vogliamo smascherare anche la NATO, quest’ultima non è un’alleanza difensiva, essendo invece né più né meno che il braccio armato dell’imperialismo della civiltà del hamburger. Dunque si scrive NATO ma si legge imperialismo di Washington.

Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro