Draghi ammette il fallimento delle politiche UE: la soluzione che propone è tutta un programma

C’è un recente dibattito sull’Europa che vede come protagonisti da una parte Mario Draghi, Francesco Giavazzi e Emmanuel Macron che hanno proposto delle idee per il futuro della cosiddetta Unione Europea. Come sapete io uso il termine “cosiddetta” perché non mi pare che sia molto unita. Tuttavia c’è un problema di fondo nel coinvolgere coloro che sono stati parte del problema nella ricerca delle soluzioni.

Da una parte Draghi, con un passato controverso nell’affrontare delle crisi finanziarie, che ora si candida a dei ruoli di vertice nelle Istituzioni europee. Mentre presenta un rapporto sulla competitività dell’Unione Europea, ammette il fallimento delle politiche europee che hanno indebolito la “cosiddetta” domanda interna e il modello sociale, per esempio il welfare.

Le proposte per superare lo stallo includono l’ottimizzazione delle cosiddette economie di scala, la fornitura di beni cosiddetti pubblici, la garanzia di fornitura cosiddetta delle materie prime. Si suggerisce, guardate un po’ che originalità, che gli investimenti privati siano fondamentali.

Ma va? Ma la questione del “cosiddetto” debito pubblico e delle sue conseguenze rimane aperta. Inoltre, la proposta di un’agenzia europea sul debito solleva degli interrogativi sulla sua efficienza, senza una revisione dei trattati. Aggiungo io, anche dei dubbi che a me vengono sulla imparzialità.

Siamo convinti che per esempio i tedeschi e gli italiani sarebbero trattati allo stesso modo? Io qualche dubbio ce l’avrei. L’ex Premier Draghi e il suo consigliere, sembra che abbiano delle soluzioni e che vanno ad ammettere il fallimento delle teorie che per 30 anni ci hanno presentato. Naturalmente dietro c’è il vecchio gioco, quello che da una parte vede le ambizioni politiche e dall’altro quello dell’interesse per i risparmi privati.

Ecco, vogliono mettere la mano nei risparmi privati: Vogliono che voi non investiate più nelle case, ma nella borsa, nelle azioni o nelle cripto-valute. Questo è secondo me lo scenario di riferimento.

Credo che in questo scenario di riferimento sia necessario ridare voce alla politica e togliere voce alla finanza, e mettere sopra alla politica la filosofia morale. Ma forse sono io l’illuso. Ecco perché fra poco tornerò a fare consulenza strategica agli imprenditori, visto che i politici se ne fregano e pensano solamente ai fatti propri, giustamente, aggiungo io.

Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi