Se la stampa mette a rischio la salute ▷ “Nel 2020 gli pseudo giornalisti commisero un crimine”

Le notizie che leggiamo possono essere manipolate dai media. L’informazione si sta monopolizzando, ma ne siamo davvero consapevoli? Quante notizie vengono insabbiate per non dire la verità? Il caso di Camilla Canepa è emblematico. La giovane ragazza è morta dopo un’iniezione di vaccino anti-Covid. I media hanno scritto di tutto sulle cause della morte. “La Repubblica nel 2020, consigliò di non assumere antinfiammatori per proteggersi dal Covid. Ma erano proprio quelli infiammatori la cura contro il virus.” commenta Fabio Duranti.

“Fino a 25 anni fa c’era una separazione netta tra la redazione e la pubblicità. Poi nacque un nuovo sistema, in base al quale i grandi investitori, come per esempio Telecom, pagavano per influenzare il contenuto editoriale. Da li è diventato tutto talmente evidente, che potete immaginare quanti soldi i Big Farma tra cui Pfizer hanno potuto pagare ai mass media. Tra l’altro è vietato che le aziende farmaceutiche facciano pubblicità a dei farmaci eticicommenta il Docente di Comunicazione Sociale Alberto Contri.

“Uno dei più grandi problemi comunque è l’omertà. Per esempio si è diffuso un video su X, nel quale il Capo dei servizi segreti ucraini dichiara che Navalny è morto di trombosi. La RAI ha diffuso un’altra notizia con un’altra motivazione in merito alla sua morte e nessuno ha riferito quanto detto dai servizi segreti ucraini”.

“Ci sono notizie che si diffondono sui social e non vengono smentite. Per esempio, un Generale dell’esercito danese disse di aver parlato con il Capitano del sommergibile che ha danneggiato il Nord Stream. Si sarebbe trattato di un sottomarino inglese e questa notizia non è mai stata smentita. Ma ci sono anche notizie che non vengono nemmeno dette”.