Italia, la minaccia di Zelensky ▷ Borgonovo: “Promette liste di proscrizione, ma scritte da chi?”

La Meloni assume la guida del G7 e riceve le lodi di uno dei protagonisti da qualche anno a questa parte dell’intero Occidente.
Zelensky ha parlato all’incontro dei maggiori leader europei della situazione bellica tra Ucraina e Russia, sostenendo che ciò che gli è stato concesso dall’Unione Europea non è abbastanza. “Solo il 30% delle munizioni promesse”, ammonisce il presidente ucraino. Dal pulpito occidentale volano lodi e accuse. La lode è verso la premier italiana, che ha ribadito la vicinanza del Paese nei confronti dell’Ucraina.
“Questa terra è un pezzo della nostra casa e noi faremo la nostra parte per difenderla”. Una dichiarazione quella della Meloni che vale i complimenti di Zelensky: “Meloni è con noi”. Ma poi ecco la bacchettata: “Ci sono molti pro-Putin, e prima di tutto dovreste cancellare loro i visti”, poi “mandarli via”. E infine annuncia anche un’operazione piuttosto speciale.

“Stiamo preparando una lista sui propagandisti russi.
E’ una lunga lista e vogliamo presentarla alla Commissione europea, al Parlamento europeo, ai leader dell’Ue e degli Stati Uniti”.
Il commento di Francesco Borgonovo, vicedirettore de La Verità.

Continua a lasciarmi un po’ perplesso – dice Borgonovo – come questo signore venga in casa d’altri a dire come ci si dovrebbe comportare, cosa dovresti pensare, chi sono i filo Putin da sanzionare, da cacciare. Mi sembra che si stia un po’ allargando l’amico Zelensky. Poi mi piacerebbe sapere ma come l’hanno stilata? Con l’aiuto dei servizi segreti quali? Con che informazioni? Come hanno fatto? Hanno delle collaborazioni di qualche agente qui? Non si capisce per quale motivo dovremmo avere queste liste di proscrizione, peraltro fatte da chi?
C’è sempre questo modo di fare per cui se tu sei nel novero dei ‘buoni’ puoi fare quello che vuoi: puoi fare le liste di proscrizione, puoi dire le peggio cattiverie
“.